ORO - La frenata dell'occupazione USA riaccende le speranze

Fatto

Prezzo in rialzo del +0,4% in apertura, che estende il brillante +1,6% di ieri.

Si sono riaccese le speranze di vedere una FED più accomodante dopo i segnali di ieri emersi  dal mercato del lavoro USA.

Le nuove richieste settimanali di disoccupazione USA sono cresciute a 231mila, dal 209mila precedente, più delle attese ferme a 212mila. E' il dato più alto da agosto.

Gli esperti sottolineano che il dato è stato viziato da alcuni fattori distorsivi che potrebbero non ripetersi, ma se la decelerazione della più grande economia del mondo troverà altre conferme nel calo degli indici dei prezzi al consumo/produzione degli Stati Uniti la prossima settimana e/o dalle vendite al dettaglio, allora si potrebbe essere più ottimisti su un cambio di passo da parte della FED.

Nel frattempo sono arrivati i tagli dei tassi di Svezia e Brasile. 

La Boe (Bank of England) ha confermato i tassi al 5,25%, massimo di 16 anni, ma il governatore, Andrew Bailey, si è detto "ottimista sul fatto che le cose si stiano muovendo nella giusta direzione".

La BoE ha reso noto che il suo Comitato di Politica Monetaria ha votato 7-2. Il vice governatore Dave Ramsden è unito a Swati Dhingra nel votare a favore di un taglio al 5%.

Il Comitato ha lasciato intendere che il primo taglio dal marzo 2020 potrebbe arrivare già nella prossima riunione di giugno, un potenziale sostegno per il primo ministro Rishi Sunak.

Il bilancio annuale dell'oro è eccellente, intorno a +14%, e si colloca ormai nella fascia alta delle performance del 2024 tra i principali asset finanziari.

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