S&P500 - Morgan Stanley: i rischi per le azioni USA sono stati raramente così alti

Michael Wilson, di Morgan Stanley [MS.N], vede l'S&P 500 a rischio di una brusca correzione nel breve termine e si aspetta che l'indice di riferimento della Borsa USA finisca l'anno a 3.900 punti, circa il 10% in meno rispetto alla chiusura di venerdì.

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Fatto

L'indice S&P500 (4.348 punti) ha portato a termine la prima settimana negativa (-1,40%), dopo cinque consecutive al rialzo.

Da inizio anno il benchmark della Borsa di Wall Street è cresciuto del +13,25%, molto meglio del +1,75% registrato dal Dow Jones, ma anche molto peggio del +29% registrato dal Nasdaq Composite.

Uno degli strateghi più bearish (ribassisti) di Wall Street ha affermato che le azioni statunitensi si trovano di fronte a una montagna di preoccupazioni, che potrebbe alimentare un forte sell off nel prossimo futuro. 

Michael Wilson, di Morgan Stanley , vede l'S&P 500 a rischio di una brusca correzione nel breve termine e si aspetta che l'indice di riferimento della Borsa USA finisca l'anno a 3.900 punti, circa il 10% in meno rispetto alla chiusura di venerdì.

“I venti contrari superano significativamente i venti favorevoli, riteniamo che raramente i rischi per una correzione importante siano stati più elevati", ha scritto Wilson in una nota ai clienti. 

Morgan Stanley mantiene una prospettiva di utile per azione medio al di sotto del consenso del mercato, prevedendo che l'EPS medio dell'S&P500 sarà a 185 usd quest'anno rispetto alla stima del consenso di 220 usd. Wilson sostiene che il deterioramento dei prezzi e la delusione sulla crescita dei ricavi porteranno le aziende a mancare le stime (troppo ottimistiche) degli analisti.

Wilson vede rischi legati anche al deterioramento della liquidità di mercato causata dal record di emissioni di titoli del Tesoro americano necessari per sostenere la politica fiscale. Infine, si aspetta che le Value Stocks (azioni di valore) tenderanno a sovraperformare le Growth Stocks (azioni di crescita), mentre gli investitori propenderanno per i settori difensivi.

E' esattamente il contrario di quanto accaduto finora a Wall Street, dove le azioni di crescita sono state ampiamente premiate dalle aspettative legate agli sviluppi dell'intelligenza artificiale.

Anche secondo gli esperti di Goldman Sachs , gli investitori dovrebbero prendere in seria considerazione l'idea di consolidare il rally dell'S&P500 (+16% negli ultimi tre mesi) per proteggersi dai rischi legati alla probabile recessione.

Sul fronte dei fondamentali, il consenso raccolto da Bloomberg evidenzia un P/E medio di 19,70x e un Dividend Yield medio di 1,57%.

Effetto

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