Fope - Settore orafo italiano, export a livelli record
Raggiunti 13,7 miliardi, +49% in valore, +23% in quantità

Fope è una società di gioielleria d'alta gamma made in Italy.
Nel settore di riferimento, è da segnalare questa notizia.
Il settore orafo italiano gode di ottima salute. A rivelarlo è uno studio di Intesa Sanpaolo citato oggi da MF.
Nel 2024, il comparto ha chiuso con un fatturato in incremento del +4,4%. Si tratta di un andamento in controtendenza rispetto al calo medio del 9% visto da altri segmenti del settore moda.
Anche i primi mesi del 2025 stanno registrando una crescita del +2,4%.
L'aspetto più importante riguarda però l'export di gioielli in oro, che ha raggiunto livelli record a 13,7 miliardi, +49% in valore, +23% in quantità, grazie soprattutto alla domanda turca.
Bene anche il mercato Usa, con esportazioni che superano il miliardo di euro.
A livello distrettuale, Arezzo raddoppia le esportazioni, mentre Vicenza, con un incremento del +15%, si piazza al secondo posto. Valenza rimane stabile.
Fope ha chiuso il 2024 con ricavi netti pari a 73,4 milioni, +10% su base annua.
I mercati americano, del sud est asiatico e oriente hanno maggiormente contribuito alla sua crescita.
L’86% del fatturato è stato registrato all'estero, in linea al 2023. L’Italia ha registrato buone performance, soprattutto nelle aree turistiche.
Cosa fa Fope
Fope è una storica azienda orafa italiana fondata a Vicenza nel 1929, protagonista nel settore della gioielleria di alta gamma. La società opera a livello mondiale attraverso un consolidato e selezionato network di oltre 600 punti vendita in circa 50 Paesi.
Il modello di business prevede relazioni commerciali dirette con le gioiellerie multi-brand; niente distributori intermediari ma partnership che garantiscono fidelizzazione e affidabilità del cliente/gioielliere e un ottimo after-sale service.
L’intero processo produttivo avviene internamente nella sede vicentina: dalla fase di prototipazione alla spedizione dei gioielli pronti per la vendita in oltre 50 Paesi. Gli investimenti in R&D hanno portato all’introduzione di un elevato livello di standardizzazione e automazione, con tecnologie proprietarie volte a ottimizzare processi e tempi.