Yen in calo per i dazi di Trump

Martedì, lo yen ha subito un forte calo a causa dell'annuncio di Trump sui dazi, mentre il dollaro australiano ha guadagnato terreno

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Martedì, lo yen ha subito un brusco calo dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ribadito la sua intenzione di applicare dazi del 25% su beni provenienti da Giappone e Corea del Sud.

Al contrario, il dollaro australiano ha guadagnato terreno, grazie alla decisione inattesa della banca centrale di mantenere il tasso d'interesse invariato al 3,85%.

Trump ha avvisato i partner commerciali, come Giappone e Corea del Sud, che i dazi statunitensi aumenteranno drasticamente a partire dal 1° agosto, pur lasciando aperta la possibilità di proroghe se i paesi presenteranno proposte.

Con l'inizio delle contrattazioni negli Stati Uniti, lo yen si è indebolito, portando il dollaro a guadagnare lo 0,3%, raggiungendo 146,56.

Il primo ministro giapponese, Shigeru Ishiba, ha dichiarato che continuerà i negoziati con gli Stati Uniti per trovare un accordo commerciale vantaggioso per entrambe le parti.

Fonti dell'Unione Europea hanno riferito che l'UE non riceverà una lettera sui dazi e potrebbe ottenere esenzioni dal tasso base statunitense del 10%.

In questo contesto, l'euro ha raggiunto un massimo annuale contro lo yen, guadagnando lo 0,6% a 171,95, e ha registrato un incremento dello 0,2% rispetto al dollaro, arrivando a 1,1731.

Anche il won sudcoreano ha mostrato segni di ripresa, salendo dello 0,4% a 1.369,86 per dollaro, dopo un calo dell'1% il giorno precedente, mentre la Corea del Sud ha annunciato l'intenzione di intensificare i colloqui commerciali con gli Stati Uniti.

Tra le valute principali, il dollaro australiano ha brillato, guadagnando oltre l'1% dopo la sorprendente decisione della RBA di mantenere i tassi invariati.

 


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim