Wto rivede al ribasso le previsioni sul commercio globale
Prevista una diminuzione dello 0,2% nel commercio di beni per quest'anno, rispetto a una crescita del 3,0% stimata a ottobre

L'Organizzazione mondiale del commercio (WTO) ha drasticamente rivisto le sue previsioni sul commercio internazionale, passando da una prospettiva di crescita robusta a una previsione di contrazione, principalmente a causa dei nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti e delle conseguenze che ne derivano.
Questo scenario potrebbe portare a un calo significativo, il più grave dal picco della pandemia di Covid-19.
Secondo l'OMC, si prevede una diminuzione dello 0,2% nel commercio di beni per quest'anno, rispetto a una crescita del 3,0% stimata a ottobre.
Questa revisione tiene conto delle nuove misure tariffarie attuate recentemente.
Il presidente statunitense Donald Trump ha introdotto dazi aggiuntivi su acciaio e automobili, oltre a misure tariffarie generali, ma ha anche sorpreso sospendendo le imposte per alcuni Paesi.
La tensione tra Stati Uniti e Cina è aumentata, con ritorsioni che hanno portato a dazi superiori al 100%.
Se Trump decidesse di ripristinare tutti i dazi, il commercio globale potrebbe subire una contrazione di 0,6 punti percentuali, con un ulteriore calo di 0,8 punti a causa di effetti collaterali oltre i confini statunitensi.
In totale, si prevede un decremento dell'1,5%, il più significativo dal 2020.
Il WTO ha avvertito che l'imprevedibilità delle politiche commerciali attuali richiede una maggiore cautela nelle previsioni, ma prevede una modesta ripresa del 2,5% nel 2026.
L'UNCTAD ha segnalato che la crescita economica globale potrebbe scendere al 2,3%, con le tensioni commerciali che alimentano un clima di incertezza e potenziali recessioni.
Inoltre, a causa della frattura nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina, le esportazioni cinesi potrebbero aumentare tra il 4% e il 9% in altre regioni, mentre altri Paesi potrebbero approfittare di questa situazione per entrare nel mercato statunitense in settori come tessile ed elettronica.
Anche il commercio di servizi potrebbe subire un impatto negativo, nonostante non sia soggetto a dazi, influenzando la domanda per beni e servizi legati ai trasporti e alla logistica. L'incertezza potrebbe ridurre la spesa per viaggi e investimenti.
Il WTO prevede una crescita del commercio di servizi del 4,0% nel 2025 e del 4,1% nel 2026, inferiori alle stime iniziali del 5,1% e 4,8%.
Questa flessione segue un 2024 positivo, con un incremento del 2,9% nel commercio mondiale e del 6,8% nei servizi commerciali.
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