Wall Street in pausa: indici azionari in calo all'apertura
Giovedì, i principali indici azionari statunitensi hanno aperto in leggero ribasso

Giovedì, i principali indici azionari statunitensi hanno aperto in leggero ribasso, con gli investitori che si sono presi una pausa dopo le buone performance della sessione precedente.
L'attenzione si è spostata sui risultati aziendali, sui dati economici e sulle dichiarazioni del presidente Donald Trump, previsti durante la giornata.
Il Dow Jones ha perso 43,2 punti, scendendo a 44.113,55, mentre l'S&P 500 è calato di 10,1 punti a 6.076,32.
Il Nasdaq Composite ha registrato un decremento di 102,4 punti, portandosi a 19.906,988.
Dollaro, quotazione di oggi
Giovedì, il dollaro ha oscillato in un intervallo ristretto rispetto alle principali valute, mostrando difficoltà a trovare una direzione chiara in assenza di annunci concreti sulle tariffe da parte del presidente statunitense Donald Trump.
Nei prossimi giorni, le decisioni delle banche centrali potrebbero influenzare i mercati valutari, con la Banca del Giappone che si prevede alzerà i tassi d'interesse al termine di un incontro di due giorni venerdì.
Le decisioni della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea sono attese rispettivamente per mercoledì e giovedì della prossima settimana.
L'indice del dollaro, che confronta la valuta con sei rivali principali, tra cui euro e yen, è rimasto sostanzialmente stabile a 108,34.
Dopo un calo dell'1,2% lunedì, il dollaro ha raggiunto un massimo di oltre due anni a 110,17 il 13 gennaio, sostenuto da un'economia statunitense robusta e aspettative di tariffe elevate.
L'euro ha perso lo 0,09% a 1,04 dollari, mentre si prevede che la BCE riduca i tassi di un quarto di punto.
Trump ha menzionato possibili dazi del 25% su Canada e Messico e del 10% sulla Cina a partire dal 1° febbraio, promettendo anche dazi sulle importazioni europee senza fornire dettagli.
Il presidente interverrà al Forum Economico Mondiale a Davos, in Svizzera, per la sua prima grande apparizione pubblica dopo il ritorno al potere.
Lunedì, Trump ha firmato un memorandum commerciale per rivedere questioni commerciali entro il 1° aprile, data cruciale per i piani tariffari. Il dollaro ha guadagnato lo 0,15% rispetto allo yuan cinese, scambiandosi a 7,292 yuan, ma ha perso circa lo 0,5% dall'inizio del suo mandato.
Lo yen giapponese è rimasto stabile a 156,44 per dollaro, con il mercato che prevede un'alta probabilità di un aumento dei tassi. Il dollaro canadese è sceso a C$1,4407, mentre il peso messicano è rimasto pressoché invariato a 20,49.