Wall Street in calo per tensioni Russia-Ucraina
Il Dow Jones che ha perso 146,3 punti.

Martedì, i principali indici di Wall Street hanno avviato le contrattazioni in calo, a causa dell'aumento delle tensioni tra Russia e Ucraina, che ha spinto gli investitori verso asset più sicuri.
Il Dow Jones ha perso 146,3 punti, pari allo 0,34%, scendendo a 43.243,27. L'S&P 500 è diminuito di 23,6 punti, ovvero lo 0,40%, a 5.870,05, mentre il Nasdaq Composite ha registrato un calo di 92,1 punti, corrispondente allo 0,49%, portandosi a 18.699,705.
Martedì i prezzi del petrolio si sono stabilizzati, grazie alla ripresa della produzione nel giacimento norvegese di Johan Sverdrup, che ha alleviato le preoccupazioni degli investitori riguardo a un possibile aumento del conflitto tra Russia e Ucraina.
Equinor ha ripreso parzialmente l'attività nel più grande giacimento petrolifero dell'Europa occidentale, dopo che un'interruzione di corrente aveva fatto salire i prezzi del petrolio di oltre il 3% lunedì.
I futures del Brent sono scesi di 12 centesimi, pari allo 0,2%, a 73,18 dollari al barile, mentre quelli del West Texas Intermediate hanno registrato un calo di 19 centesimi, ovvero lo 0,3%, portandosi a 68,97 dollari.
Anche l'interruzione della produzione nel giacimento di Tengiz, in Kazakistan, ha contribuito a sostenere i prezzi, con una riduzione della produzione del 28-30% per lavori di riparazione.
Le tensioni geopolitiche hanno ulteriormente influenzato il mercato, con l'Ucraina che ha utilizzato missili ATACMS statunitensi per colpire il territorio russo, un'azione definita da Mosca come un'escalation occidentale.
Il presidente russo Vladimir Putin ha abbassato la soglia per un attacco nucleare in risposta a una gamma più ampia di attacchi convenzionali.
L'amministrazione Biden ha autorizzato l'Ucraina a utilizzare armi americane per colpire in profondità in Russia, suscitando preoccupazioni a Mosca, che ha avvertito di possibili conseguenze.
