Uno sguardo alle giornate dei mercati europei e globali: l'incertezza sulla Cina preoccupa
I mercati globali sono preoccupati per la diminuzione dei prezzi delle nuove case in Cina e si concentrano sui verbali della Federal Reserve. L'inflazione nel Regno Unito è scesa, ma rimane alta.
A giugno, i prezzi delle nuove case in Cina hanno registrato una diminuzione per la prima volta quest'anno, aggiungendo ulteriori preoccupazioni all'economia mondiale. Di conseguenza, i mercati azionari globali hanno mostrato segni di preoccupazione durante la mattinata asiatica, con il Nikkei e l'Hang Seng di Hong Kong in calo di oltre l'1%.
Spostando l'attenzione verso i segnali provenienti da Europa e Stati Uniti, in particolare verso i verbali della Federal Reserve, le notizie negative riguardanti il settore immobiliare cinese si aggiungono al taglio inaspettato dei tassi operato ieri dalla banca centrale cinese e ai dati deboli che sono stati rilasciati per gran parte dell'anno. Tuttavia, il taglio dei tassi è stato considerato una risposta insufficiente alle richieste di stimolo economico provenienti dai mercati.
Una buona notizia arriva dall'inflazione britannica, che è scesa al 6,8% a luglio, in linea con le aspettative, ma ancora troppo alta per la Banca d'Inghilterra (BoE). Attualmente, i mercati sembrano sicuri di un altro aumento dei tassi da parte della BoE a settembre, con una probabilità superiore al 90% di un aumento di 25 punti base. Le aspettative indicano anche tassi ancora più alti in futuro, a differenza di quanto previsto per l'Unione Europea e gli Stati Uniti.
Oggi, la zona euro si troverà ad affrontare dati economici importanti, come la lettura preliminare del PIL del secondo trimestre, che si prevede mostrerà una crescita modesta dello 0,3% e i numeri della produzione industriale che probabilmente saranno negativi. Mentre gli economisti suggeriscono una pausa nei rialzi dei tassi da parte della Banca Centrale Europea a settembre, l'inflazione nell'UE rimane al di sopra dell'obiettivo e i dati macroeconomici della Germania indicano che la prima economia europea potrebbe essere in difficoltà.
Nel frattempo, i verbali della Federal Reserve attireranno sicuramente l'attenzione dei mercati, che cercheranno segnali sulle prossime mosse della Fed. Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un aumento ieri, mostrando inaspettatamente una resistenza della spesa dei consumatori, anche se ciò non ha scosso le aspettative che la stretta monetaria aggressiva della Fed sia finita.
Mentre in Occidente si discute ancora dei rialzi dei tassi, la banca centrale neozelandese ha sostenuto la propria valuta nonostante l'incertezza legata alla Cina, estendendo fino al 2025 il periodo in cui prevede di mantenere i tassi ai massimi degli ultimi 14 anni. I principali sviluppi che potrebbero influenzare i mercati oggi includono la lettura preliminare del PIL del secondo trimestre e i dati sulla produzione industriale della zona euro, l'inizio delle nuove costruzioni, le licenze edilizie e la produzione industriale di luglio negli Stati Uniti, i verbali della Federal Reserve e i risultati delle aziende Target, TJX, Cisco Systems e Synopsys.