Trump al Congresso: prenderò la Groenlandia, "in un modo o nell’altro"

L'area possiede svariate materie prime, come terre rare, uranio, petrolio e gas, oro e rubini

Trump sul palco con aria vincente, come sfondo la bandiera americana

Forse qualcuno pensava che il progetto sulla Groenlandia fosse accantonato, ma durante il lungo discorso al Congresso di martedì 4 marzo, il presidente Usa Donald Trump ha sottolineato che non è così.

L’intento del tycoon di accaparrarsi quell’area, insieme al Canale di Panama, è più vivo che mai. Trump ha precisato che otterrà questo obiettivo “in un modo o nell’altro”.

Il Presidente si è poi direttamente rivolto al popolo della Groenlandia, affermando di volerne sostenere  il “diritto a determinare il futuro”.

A parere di Trump, l’annessione della Groenlandia è fondamentale per la sicurezza nazionale ed internazionale: “Vi terremo al sicuro, vi arricchiremo e, insieme, porteremo la Groenlandia ad altezze che non avreste mai immaginato possibili”, ha affermato.

Perché Trump vuole la Groenlandia

La Groenlandia possiede svariate materie prime, come terre rare, uranio, petrolio e gas, oro e rubini.

Le terre rare vengono impiegate in svariati ambiti: nella produzione di smartphone, tablet ed altri elettrodomestici, in quella di equipaggiamenti militari e nella transizione energetica.

La Groenlandia possiede 25 delle 34 materie prime ritenute dalla Commissione Europea fondamentali per l’industria e la transizione verde, a riprova di quanto queste siano strategiche per l’economia di un Paese.

La Cina fornisce il 90% della produzione globale di terre rare. Trump vuole quindi affrancarsi completamente da Pechino.

La Groenlandia fa gola anche per la sua posizione strategica.

Lo scioglimento dei ghiacci, oltre a garantire una più facile estrazione delle materie prime, sta facendo emergere nuove rotte navali, che permettono l’accorciamento delle distanze a livello globale.

A chi appartiene la Groenlandia

Nel 1933, la Corte internazionale di giustizia dell’Aja ha risolto il conflitto fra Danimarca e Norvegia, stabilendo che la Groenlandia è danese.

La Groenlandia è stata colonia della Danimarca fino al 1953, anno in cui cessa di essere una colonia per diventare una provincia autonoma con una sua rappresentanza nel Parlamento danese.

All’inizio dell’anno, il premier Múte Egede ha dichiarato che a breve potrebbe essere indetto un referendum per l’indipendenza. Nel frattempo, il prossimo 11 marzo si svolgeranno le elezioni politiche per rinnovo del Parlamento.

Il Sole 24 Ore cita un sondaggio condotto dalla società di ricerca Verian, dal quale risulta che solo il 6% degli abitanti della Groenlandia sarebbe favorevole a passare sotto il controllo degli Stati Uniti. La grande maggioranza, cioè l’85%, sarebbe quindi fortemente contraria a questa ipotesi.

Trump, terre rare ed Ucraina

Le terre rare sono al centro anche della guerra in Ucraina, che Trump ha più volte dichiarato di voler risolvere attraverso un negoziato.

L’Ucraina è infatti ricca di questi elementi, che costituiscono anche l’oggetto di un possibile accordo fra il Presidente Usa e Volodymyr Zelensky. Quest’ultimo, dopo il recente diverbio con Trump alla Casa Bianca, che ha comportato la sospensione degli aiuti militari Usa a Kiev, sembra aver fatto un passo indietro. 

Durante il discorso al Congresso, il tycoon ha dichiarato di aver ricevuto una lettera da Zelensky, nella quale il presidente ucraino si impegna a fornire agli Usa le terre rare in cambio di una proficua collaborazione: “Sono pronto a lavorare sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura”. 


Rosa Aimoni

Redattrice Finanziaria