Tod's: rinviata l'udienza dopo l'impegno a migliorare i controlli sulla filiera
L'azienda ha già interrotto i rapporti con i laboratori cinesi coinvolti nel caso di caporalato e ha delineato una serie di misure per migliorare il controllo della propria supply chain.
Il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano, Domenico Santoro, ha accolto la richiesta di rinvio presentata da Tod's, posticipando l'udienza prevista per oggi al 23 febbraio.
In questa occasione, il giudice avrebbe dovuto decidere se imporre un divieto di pubblicità di sei mesi all'azienda, dopo che Tod's ha promesso di adottare misure per migliorare i controlli sulla propria filiera. L'udienza era stata convocata per esaminare la richiesta di interdittiva temporanea avanzata dalla procura di Milano, che lo scorso 20 novembre aveva avviato un'inchiesta sul presunto sfruttamento della manodopera da parte di alcuni subappaltatori.
In preparazione all'udienza, Tod's ha presentato una richiesta di rinvio di cinque pagine, in cui ha illustrato le azioni intraprese per prevenire futuri problemi simili a quelli oggetto dell'inchiesta.
L'azienda ha già interrotto i rapporti con i laboratori cinesi coinvolti nel caso di caporalato e ha delineato una serie di misure per migliorare il controllo della propria supply chain.
Queste includono l'adozione di un nuovo modello organizzativo, l'aggiornamento delle procedure per i laboratori e l'implementazione di un ciclo di formazione obbligatoria per il personale a partire da gennaio 2026. Tod's ha anche incaricato un consulente esterno di rafforzare il sistema di gestione della supply chain e di supportare le funzioni di controllo interno.
La procura di Milano sostiene che Tod's fosse consapevole delle irregolarità nei laboratori appaltatori, ma l'azienda ha negato le accuse. Il fondatore Diego Della Valle ha difeso l'operato della società, avvertendo che le indagini potrebbero danneggiare la reputazione del 'Made in Italy'. Recentemente, L Catterton ha avviato un'Opa amichevole su Tod's, portando al delisting della società in accordo con la famiglia Della Valle.
