Tassa straordinaria sulle banche: il mercato reagisce con forti ribassi
La decisione ha colto di sorpresa il mercato finanziario, che ha reagito negativamente facendo crollare i titoli delle banche.
Il Consiglio dei ministri ha sorprendentemente approvato ieri sera l'introduzione di una tassa straordinaria del 40% sugli extra profitti delle banche nel 2023. L'obiettivo di questa misura è quello di aiutare le famiglie a pagare i mutui e ridurre le imposte. L'annuncio ha colto di sorpresa il mercato finanziario, che ha reagito negativamente facendo crollare i titoli delle banche. All'inizio dell'anno, il governo aveva ipotizzato l'idea di una tassa sugli utili in eccesso delle banche, ma sembrava aver abbandonato l'idea. Tuttavia, i risultati finanziari eccezionali delle banche nel primo semestre del 2023, dovuti principalmente all'aumento dei tassi di interesse, hanno riportato l'attenzione sulla questione e spinto il governo ad agire con una mossa inaspettata prima della pausa estiva. Anche alcuni ministri sono rimasti sorpresi dalla decisione durante la riunione di governo di ieri sera. Si prevede che l'incasso di questa tassa straordinaria sia inferiore a 3 miliardi di euro, simile a quello ottenuto con la tassa sulle società energetiche di quest'anno. Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha dichiarato in conferenza stampa che gli utili delle banche nel primo semestre del 2023, grazie anche all'aumento dei tassi della Banca centrale europea, sono di miliardi e non di pochi milioni. Secondo una bozza del provvedimento, la tassa dovrà essere pagata entro giugno 2024 e sarà calcolata sul margine di interesse del 2023 o del 2022, a seconda di quale sia il valore maggiore, fino al limite del 25% del patrimonio netto del 2022. Altri paesi come Spagna e Ungheria hanno già imposto una tassa straordinaria sul settore bancario e altri potrebbero seguirli.