Stabilità dei mercati obbligazionari dopo le mosse della BCE
Dopo la decisione della Banca Centrale Europea sui tassi di interesse, l'obbligazionario italiano si mantiene in linea con la zona euro, con i rendimenti che scendono dopo un avvio incerto. Lo spread sul Bund a dieci anni è di 158 punti base, rispetto ai 159 della chiusura di ieri. Il tasso del Btp decennale si attesta in area 4,06%, dopo aver concluso a 4,14% la seduta precedente. Il segmento breve della curva ha una flessione più contenuta, con il rendimento a 2 anni a 3,67%, da 3,71%. Il rendimento tedesco a 2 anni ha toccato il livello più alto degli ultimi 3 mesi a 3,21%, prima di ridiscendere.
La Banca Centrale Europea ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto come previsto, portandoli al livello più alto degli ultimi 22 anni, e ha segnalato un ulteriore aumento a luglio. Non ha fornito indicazioni sulle mosse successive, ma ha rivisto al rialzo le stime di inflazione. Il mercato sembra assestarsi dopo la performance negativa di ieri e dei giorni scorsi, con l'appiattimento della curva italiana tra attese di rialzi dei tassi sul breve e timori di una fase recessiva sul medio-lungo.
Le banche della zona euro hanno aderito ai rimborsi anticipati Bce per altri 29,5 miliardi di euro nell'ambito del programma Tltro III. A fine mese scadono altri 447 miliardi di fondi Tltro, ma considerato l'attuale livello il sistema non dovrebbe risentirne secondo gli analisti.