Il costo del denaro nella zona euro

Il mercato interbancario registra scambi minimi e volumi ridotti

Il mercato interbancario registra scambi minimi e volumi ridotti, con la parte breve della curva che si mantiene vicina al nuovo riferimento sui depositi. Tuttavia, i contratti derivati suggeriscono una conferma del costo del denaro da parte della Bce nel consiglio di settembre. Attualmente, lo scenario per il costo del denaro nella zona euro è definito dagli osservatori Bce come "higher for longer", a causa dei recenti commenti di Francoforte e della dinamica dell'inflazione. A differenza degli Stati Uniti, l'inflazione "core" nella zona euro rimane stabile e non rallenta, come evidenziato dai dati di luglio. Secondo l'ultimo sondaggio Reuters, su 70 analisti interpellati, 37 prevedono una conferma dei tassi attuali nel consiglio Bce del 14 settembre. Questo rappresenta il 53% dei partecipanti al sondaggio, in aumento rispetto al 47% del mese scorso. Tra coloro che prevedono un aumento dei tassi, 33 ipotizzano che avvenga a settembre, mentre solo 4 scommettono su ottobre e altrettanti su dicembre. Attualmente, il mercato monetario indica una probabilità del 60% che non ci siano cambiamenti nel consiglio di settembre, ma una probabilità del 50% che il costo del denaro aumenti di 25 punti base entro la fine dell'anno. Secondo gli analisti Hsbc per l'Europa, Francoforte potrebbe essere incoraggiata dagli ultimi indicatori sull'inflazione, che mostrano una deflazione nei prezzi alla produzione e una diminuzione delle aspettative di inflazione a lungo termine delle famiglie. Tuttavia, Bas van Geffen, strategist macro per Rabobank, commenta che se ci saranno sorprese negative sull'inflazione, potrebbe essere necessario un nuovo aumento dei tassi entro la fine dell'anno.