Riequilibrio delle concessioni pubbliche: il governo punta all'ordine
Il governo intende riformare il settore delle concessioni pubbliche, incluso quello degli aeroporti, al fine di riequilibrare i rapporti tra istituzioni deboli e poteri economici forti.
Dopo l'implementazione di una tassa sugli alti profitti delle banche, il governo ha l'intenzione di riformare il settore delle concessioni pubbliche, secondo quanto dichiarato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, che fa riferimento ai contratti aeroportuali. In un'intervista a La Verità, Fazzolari afferma che il governo non ha intenzioni punitive, ma si aspetta che "lo Stato torni a svolgere il suo ruolo, interagendo in modo ragionevole con i grandi attori finanziari, economici e industriali. Un altro settore in cui intendiamo fare delle riforme è quello delle concessioni pubbliche", afferma. Fazzolari ricorda che dopo il crollo del Ponte Morandi, avvenuto cinque anni fa il 14 agosto, nel quale persero la vita 43 persone, lo Stato ha acquisito dalla famiglia Benetton la società Autostrade, che deteneva la concessione. "Nel caso delle concessioni aeroportuali, anche i contratti sono stati stipulati tra istituzioni deboli e poteri economici forti. Non possiamo andare avanti in questo modo", si legge nell'intervista. Fazzolari afferma che il governo ha ora l'intenzione di riequilibrare questi rapporti.
