Ribasso a Wall Street: Nvidia in calo, Walmart positivo

Il mercato azionario statunitense ha avuto una giornata altalenante con il Nasdaq in calo, Nvidia e Super Micro Computer in ribasso

La bandiera americana sventola orgogliosa davanti a un campo di grano dorato, simbolo di libertà e prosperità

Il mercato azionario statunitense ha vissuto una giornata altalenante, con il Nasdaq che ha registrato un calo significativo a Wall Street. In particolare, il titolo del produttore di chip Nvidia è sceso del 5,5% alle 16:45, influenzando negativamente l'andamento dell'indice.

Anche SUPER MICRO COMPUTER ha subito una brusca caduta, perdendo l'11,7% dopo un ribasso del 20% venerdì. Gli investitori hanno ridotto le loro scommesse sul titolo, considerato fino a poco tempo fa un grande beneficiario della domanda di tecnologia legata all'intelligenza artificiale.

Il Dow Jones è rimasto sostanzialmente stabile, con una lieve flessione dello 0,006%, mentre l'S&P 500 ha registrato un calo dello 0,59% e il Nasdaq Composite ha perso l'1,24%.

Al contrario, WALMART ha toccato un nuovo massimo storico con un aumento del 4,1%, grazie alle previsioni di vendite per il 2025 superiori alle attese di Wall Street e all'aumento del dividendo annuale del 9%. VIZIO, produttore di smart TV, ha registrato un balzo del 14,6% dopo l'annuncio di Walmart di voler acquisire la società per 2,3 miliardi di dollari. Nel settore retail, invece, si è osservato un calo dello 0,46%.

HOME DEPOT ha registrato un ribasso dello 0,6% a seguito delle previsioni di vendite per il 2024 inferiori alle stime di mercato.

DISCOVER FINANCIAL SERVICES ha registrato un aumento del 12,7% in seguito all'annuncio che la banca consumer Capital One, finanziata da Warren Buffett, intende acquisire l'istituto di credito statunitense per 35,3 miliardi di dollari.

INTEL ha registrato un aumento dello 0,7% dopo la notizia di trattative tra l'amministrazione Biden e l'azienda per sussidi per oltre 10 miliardi di dollari.

Infine, GLOBALFOUNDRIES ha registrato un aumento dell'1,4% dopo che il governo statunitense ha concesso 1,5 miliardi di dollari al produttore di chip per sostenere la produzione di semiconduttori.