Rialzo dei prezzi del petrolio: minacce alla fornitura globale
Il prezzo del petrolio globale di riferimento Brent è salito martedì sopra i 89 dollari al barile per la prima volta da ottobre, seppur brevemente, a causa delle minacce alle forniture di petrolio derivanti dagli attacchi ucraini alle strutture energetiche russe e dal conflitto in crescita in Medio Oriente.
I futures del Brent per la consegna a giugno sono saliti di 1,15 dollari, pari al 1,3%, a 88,57 dollari al barile alle 13:33 GMT dopo aver toccato un picco di 89,08 dollari.
I futures del greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) per maggio sono saliti di 1,34 dollari, circa l'1,6%, a 85,05 dollari dopo aver toccato un massimo di 85,46 dollari, anch'esso il più alto da ottobre.
Un drone ucraino ha colpito una delle più grandi raffinerie russe martedì in un attacco che la Russia ha inizialmente dichiarato di aver respinto.
La Russia, tra i primi tre produttori di petrolio al mondo e uno dei più grandi esportatori di prodotti petroliferi, sta affrontando una serie di attacchi ucraini alle sue raffinerie di petrolio e ha lanciato i propri attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine.