Prezzo dell'oro in calo tra tensioni Israele-Iran

Attesa per la riunione della Fed

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I prezzi dell'oro sono in calo lunedì, dopo aver toccato un massimo di quasi otto settimane, mentre l'attenzione del mercato si concentrava sulle crescenti tensioni tra Israele e Iran e sulla riunione di politica monetaria della Federal Reserve in programma questa settimana.

Alle 8:57 EDT (1257 GMT), il prezzo dell'oro spot era sceso dello 0,5% a 3.416,48 dollari l'oncia, dopo aver raggiunto il livello più alto dal 22 aprile.

Venerdì, i prezzi erano aumentati di oltre l'1%. I futures sull'oro statunitensi hanno mostrato una flessione dello 0,5%, attestandosi a 3.436,10 dollari.

Il recente aumento dei prezzi è stato influenzato dal conflitto in corso, mentre il ritracciamento odierno è probabilmente dovuto a prese di profitto, affermano alcuni analisti.

Lunedì, missili iraniani hanno colpito Tel Aviv e Haifa, con il ministro della Difesa israeliano che ha avvertito che i cittadini di Teheran "pagheranno il prezzo". 

L'incontro del G7 e la Fed

Nel frattempo, i leader del G7 hanno avviato i colloqui annuali in Canada. Gli investitori sono in attesa della riunione della Fed, che si concluderà mercoledì, con aspettative di mantenere i tassi d'interesse invariati.

Data l'incertezza economica, non sarebbe sorprendente vedere la Fed posticipare eventuali tagli ai tassi.

L'oro è considerato un bene rifugio in tempi di instabilità geopolitica e inflazione crescente.

Tra gli altri metalli, l'argento è salito dello 0,4% a 36,45 dollari l'oncia, il platino è aumentato del 2,6% a 1.259,80 dollari, mentre il palladio ha guadagnato il 2,3% a 1.051,07 dollari.


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim