Prezzo dell'oro ai massimi storici, petrolio in calo
Gli investitori cercano rifugio della guerra dei dazi

Martedì, i prezzi dell'oro hanno raggiunto un nuovo massimo storico, spinti dalla domanda degli investitori in cerca di beni rifugio dopo che la Cina ha risposto con dazi agli Stati Uniti in seguito alle misure tariffarie imposte da Donald Trump.
Il prezzo dell'oro spot è aumentato dello 0,7%, toccando i 2.834,24 dollari l'oncia, dopo aver raggiunto un picco di 2.836,98 dollari durante la sessione.
Anche i futures sull'oro statunitensi sono saliti dello 0,2%, arrivando a 2.862,80 dollari.
La valuta americana ha registrato un calo dello 0,5%, rendendo l'oro più accessibile per gli investitori stranieri.
La Cina ha introdotto dazi sulle importazioni americane, intensificando la guerra commerciale tra le due potenze economiche.
Nel frattempo, il prezzo dell'argento è aumentato dell'1%, mentre il platino e il palladio hanno registrato cali.
Petrolio quotazione oggi
Martedì i prezzi del petrolio hanno subito un calo a causa dell'entrata in vigore dei dazi statunitensi sulla Cina, che ha risposto con misure simili, alimentando le preoccupazioni per una guerra commerciale.
Nel frattempo, il presidente americano Trump ha deciso di posticipare di un mese l'applicazione di pesanti dazi su Canada e Messico.
Il petrolio West Texas Intermediate (WTI) ha registrato una diminuzione di 2,03 dollari, pari al 2,77%, scendendo a 71,13 dollari al barile, mentre i futures Brent hanno perso 1,41 dollari, ovvero l'1,86%, arrivando a 74,55 dollari.
Il Ministero delle Finanze cinese ha annunciato l'imposizione di dazi del 15% su carbone e gas naturale liquefatto statunitensi, e del 10% su petrolio, attrezzature agricole e alcuni veicoli.
Le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina potrebbero ridurre la domanda di petrolio, esercitando ulteriore pressione sui prezzi.
Le importazioni cinesi di petrolio dagli Stati Uniti nel 2024 rappresentano solo l'1,7% del totale.
Le contromisure di Pechino potrebbero complicare ulteriormente la situazione, rendendo meno probabile una risoluzione temporanea simile a quelle con Canada e Messico.
I leader di Canada e Messico hanno concordato di rafforzare i controlli al confine in risposta alle richieste di Trump. Questo ha portato a una sospensione di 30 giorni dei dazi del 25% sui due paesi e del 10% sulle importazioni energetiche dal Canada.
Il gruppo OPEC+ ha confermato la sua intenzione di aumentare gradualmente la produzione di petrolio a partire da aprile.
Gli investitori attendono i dati sulle scorte di petrolio statunitensi, previsti per il 31 gennaio, con previsioni di un aumento delle scorte di greggio, ma una diminuzione per benzina e distillati.