Prezzi del petrolio stabili oggi

Attesa delle notizie sui negoziati per la pace in Ucraina e sulla possibile ripresa delle esportazioni di greggio dall'Iraq

Qui, ogni strada racconta la storia di una lunga tradizione petrolifera.

Lunedì i prezzi del petrolio si sono stabilizzati mentre gli investitori attendono notizie dai negoziati sul conflitto in Ucraina e valutano la possibilità di una ripresa delle esportazioni di greggio dal nord dell'Iraq.

I futures sul Brent hanno registrato un calo di 6 centesimi, pari allo 0,1%, arrivando a 74,37 dollari al barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate (WTI) sono scesi di 14 centesimi, ovvero lo 0,2%, a 70,26 dollari.

Entrambi i tipi di petrolio avevano già perso oltre 2 dollari venerdì, con un ribasso settimanale dello 0,4% per il Brent e dello 0,5% per il WTI.

L'attenzione rimane rivolta agli sforzi per porre fine alla guerra russa in Ucraina, che oggi entra nel suo quarto anno.

Domenica, i leader dell'Unione Europea hanno annunciato un vertice straordinario il 6 marzo per discutere ulteriori aiuti all'Ucraina e garanzie di sicurezza per l'Europa.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha dichiarato di essere disposto a dimettersi pur di garantire la pace nel suo paese.

Nel frattempo, il presidente statunitense Donald Trump ha avviato colloqui con la Russia senza coinvolgere né l'Ucraina né l'Unione Europea.

Un alto diplomatico russo ha comunicato che le delegazioni di Russia e Stati Uniti si incontreranno per ulteriori discussioni questa settimana. Le sanzioni imposte da Stati Uniti e UE sulle esportazioni di petrolio russo hanno alterato i flussi di approvvigionamento marittimo, ma la fine del conflitto non garantirebbe un aumento delle forniture russe, poiché la Russia è parte del gruppo OPEC+, che ha limitato la produzione.

I prezzi del petrolio potrebbero comunque diminuire a causa di un abbassamento del rischio geopolitico.

Gli analisti segnalano anche che un previsto aumento dell'offerta dall'Iraq sta pesando sui prezzi, anche se i tempi per la ripresa dei flussi attraverso il pipeline Iraq-Turchia rimangono incerti.

Un funzionario del ministero del petrolio iracheno ha dichiarato che l'Iraq prevede di esportare 185.000 barili al giorno dai giacimenti del Kurdistan una volta riprese le spedizioni.