Prezzi del petrolio stabili

Minacce di aumento delle esportazioni russe

La città pulsa di energia, con ciminiere e serbatoi all’orizzonte.

I prezzi del petrolio si mantengono stabili, vicini ai massimi degli ultimi quattro mesi, nonostante la prospettiva di un aumento delle esportazioni dalla Russia a causa degli attacchi ucraini alle raffinerie del Paese.

Attorno alle 11:25, il contratto futures sul greggio Brent per la consegna di maggio registra un calo di 22 centesimi a 86,67 dollari al barile, mentre i prezzi del West Texas Intermediate (WTI) degli Stati Uniti sono in ribasso di 19 centesimi a 81,97 dollari.

Il contratto WTI di aprile, che scade domani, segna un calo di 16 centesimi a 82,56 dollari.

Entrambi i benchmark hanno raggiunto massimi nell'ultima sessione, sostenuti dalla diminuzione delle esportazioni di greggio dall'Arabia Saudita e dall'Iraq, oltre ai segnali di una domanda e di una crescita economica più robuste in Cina e negli Stati Uniti.

In seguito agli attacchi dei droni ucraini alle infrastrutture petrolifere russe, le esportazioni dalla Russia sono in aumento, esercitando pressione sui prezzi.