Prezzi del petrolio in ripresa nonostante i dazi

I prezzi del petrolio sono aumentati lunedì nonostante le preoccupazioni per una guerra commerciale globale

Vista dall'alto di raffineria petrolifera, con cisterne e tubature.

I prezzi del petrolio hanno registrato un rimbalzo lunedì, nonostante le persistenti preoccupazioni riguardo a una possibile guerra commerciale globale, in seguito ai recenti piani tariffari del presidente statunitense Donald Trump, che questa volta colpiscono acciaio e alluminio.

I futures del Brent sono aumentati di 1,05 dollari, pari all'1,4%, raggiungendo i 75,71 dollari al barile entro le 13:01 GMT.

Anche il West Texas Intermediate ha visto un incremento dell'1,5%, salendo anch'esso di 1,05 dollari a 72,05 dollari.

Questi guadagni potrebbero essere attribuiti a un'operazione di acquisto da parte degli investitori, dopo che il mercato aveva registrato una terza settimana consecutiva di cali, influenzato dalle preoccupazioni sul commercio globale.

Trump ha annunciato che imporrà tariffe del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti.

Una settimana fa, aveva già annunciato tariffe su Canada, Messico e Cina, ma aveva sospeso quelle per i paesi vicini il giorno successivo.

Ci sono timori che queste tariffe possano rallentare la crescita economica globale e la domanda di energia. Tuttavia, dopo il ripensamento temporaneo di Trump, gli investitori sembrano ignorare per ora la minaccia delle tariffe su acciaio e alluminio.

Le tariffe di ritorsione della Cina su alcune esportazioni statunitensi entreranno in vigore lunedì, senza segni di progresso nei colloqui tra Pechino e Washington.

I trader di petrolio e gas stanno cercando esenzioni da Pechino per le importazioni di petrolio greggio e gas naturale liquefatto (GNL) statunitensi.

Trump ha dichiarato domenica che gli Stati Uniti stanno facendo progressi con la Russia per porre fine alla guerra in Ucraina, ma ha rifiutato di fornire dettagli sulle comunicazioni con il presidente russo Vladimir Putin.

Le sanzioni imposte al commercio di petrolio russo il 10 gennaio hanno interrotto le forniture di Mosca ai suoi principali clienti, Cina e India.

Washington ha anche intensificato la pressione sull'Iran la scorsa settimana, con il Tesoro statunitense che ha imposto nuove sanzioni su alcuni individui e petroliere coinvolti nel trasporto di petrolio iraniano verso la Cina.