Prezzi del petrolio in calo, quotazioni 28 ottobre 2025
Martedì i prezzi del petrolio sono scesi di quasi il 2% per il terzo giorno consecutivo

Martedì i prezzi del petrolio hanno registrato un calo di quasi il 2%, segnando il terzo giorno consecutivo di ribassi, mentre gli investitori valutano l'impatto delle sanzioni statunitensi sulle due principali compagnie petrolifere russe e un possibile piano di OPEC+ per aumentare la produzione.
I futures sul Brent sono scesi di 1,09 dollari, pari all'1,7%, a 64,53 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate ha perso 1,07 dollari, ovvero l'1,8%, scendendo a 60,24 dollari.
La scorsa settimana, Brent e WTI avevano registrato il maggior incremento settimanale da giugno, in risposta alle sanzioni imposte da Trump alla Russia per la guerra in Ucraina, colpendo Lukoil e Rosneft.
Gli investitori si interrogano sull'efficacia di queste sanzioni. L'agenzia internazionale dell'energia ha affermato che l'impatto sulle esportazioni russe sarà limitato a causa della capacità in eccesso.
Lukoil ha annunciato la vendita dei suoi asset internazionali, mentre i raffinatori indiani non hanno effettuato nuovi ordini di petrolio russo in attesa di indicazioni dal governo.
OPEC+ sta considerando un modesto aumento della produzione a dicembre, dopo aver ridotto l'output per anni. Gli investitori seguono con attenzione i negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina, con un incontro previsto tra Trump e Xi Jinping.

