Prezzi del petrolio in calo ma ancora vicini ai massimi di tre mesi
Pesano i segnali di una riduzione dell'offerta globale e della forte domanda negli Stati Uniti.
I prezzi del petrolio sono scesi martedì ma si sono comunque mantenuti vicini al massimo di tre mesi raggiunto nella sessione precedente, a causa dei segnali di una riduzione dell'offerta globale, grazie ai tagli alla produzione dei paesi produttori, e della forte domanda negli Stati Uniti, il maggior consumatore di carburante al mondo.
I future del Brent per ottobre si sono attestati a 85,24 dollari al barile alle 07:10 GMT, in calo di 19 centesimi o dello 0,2% rispetto alla chiusura.
Il Brent a scadenza immediata ha raggiunto il suo massimo dal 13 aprile lunedì.
I future del petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate si sono attestati a 81,60 dollari al barile, in calo dello 0,2% o 20 centesimi rispetto alla chiusura della sessione precedente, che è stata la più alta dal 14 aprile.
L'attenzione si sta ora concentrando sulla riunione del comitato di monitoraggio ministeriale dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) e dei suoi alleati, noti come OPEC+, che gli analisti si aspettano fornisca qualche indicazione sulle prospettive di mercato.
A giugno, l'OPEC+ ha concordato un ampio accordo per limitare l'offerta di petrolio fino al 2024, e l'Arabia Saudita si è impegnata a un ulteriore taglio volontario di 1 milione di barili al giorno per luglio.
Il 3 luglio, l'Arabia Saudita ha dichiarato che il taglio includerà anche agosto, aggiungendo che potrebbe essere esteso ulteriormente.