Prezzi del petrolio in calo, le quotazioni oggi 30 aprile 2025
Crollo mensile più significativo dal 2021

I prezzi del petrolio hanno continuato a scendere mercoledì, segnando il calo mensile più significativo in quasi tre anni e mezzo, a causa della guerra commerciale globale che ha ridotto le prospettive di domanda di carburante, mentre cresceva anche la preoccupazione per l'aumento dell'offerta.
I futures del Brent hanno perso 77 centesimi, pari all'1,2%, scendendo a 63,48 dollari al barile.
Anche il West Texas Intermediate ha registrato un calo di 74 centesimi, sempre dell'1,2%, portandosi a 59,68 dollari.
Nel corso di aprile, Brent e WTI hanno subito perdite di circa il 15% e il 16%, le più elevate dal novembre 2021.
Entrambi i benchmark hanno subito un forte ribasso dopo l'annuncio del presidente statunitense Donald Trump, il 2 aprile, riguardo ai dazi su tutte le importazioni.
La risposta della Cina ha ulteriormente aggravato la situazione, innescando una guerra commerciale tra i due maggiori consumatori di petrolio al mondo.
Dati recenti hanno mostrato una contrazione dell'economia statunitense nel primo trimestre, influenzata dall'aumento delle importazioni.
Inoltre, l'attività manifatturiera in Cina ha registrato il calo più rapido in 16 mesi ad aprile.
La fiducia dei consumatori negli Stati Uniti è scesa ai minimi da quasi cinque anni, a causa delle preoccupazioni legate ai dazi.
Nonostante gli ordini firmati da Trump per attenuare l'impatto dei dazi sulle auto abbiano calmato parzialmente gli investitori, i prezzi del petrolio sono stati influenzati anche dall'aumento dell'offerta da parte dell'OPEC+.
Alcuni membri dell'OPEC+ stanno considerando un incremento della produzione per il secondo mese consecutivo a giugno, con un incontro previsto per il 5 maggio.
Inoltre, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono aumentate di 3,8 milioni di barili la scorsa settimana, secondo i dati dell'American Petroleum Institute. Le stime per le scorte della settimana scorsa indicano un incremento di 400.000 barili.