Prezzi del petrolio in calo dopo attacco israeliano all'Iran

I prezzi del petrolio sono scesi di quasi 5 dollari al barile dopo l'attacco di Israele all'Iran, che ha evitato obiettivi energetici, riducendo il premio per il rischio geopolitico

La città pulsa di energia, con ciminiere e serbatoi all’orizzonte.

I prezzi del petrolio hanno subito un calo di quasi 5 dollari al barile lunedì, dopo che l'attacco di rappresaglia di Israele contro l'Iran nel fine settimana ha evitato obiettivi legati al petrolio e alle strutture nucleari, senza compromettere le forniture energetiche.

I futures sul Brent e sul West Texas Intermediate (WTI) hanno toccato i minimi dal 1° ottobre all'apertura. Alle 13:02 GMT, il Brent era sceso di 4,80 dollari, pari al 6,31%, a 71,25 dollari al barile, mentre il WTI ha perso 4,78 dollari, ovvero il 6,7%, scendendo a 67,00 dollari.

La scorsa settimana, i benchmark avevano guadagnato il 4% in un mercato volatile, influenzato dall'incertezza per le imminenti elezioni statunitensi e dalla risposta di Israele all'attacco missilistico iraniano.

Gli analisti hanno osservato che il premio per il rischio geopolitico incorporato nei prezzi del petrolio si è ridotto.

Citi ha abbassato il target per il Brent a 70 dollari al barile.

L'OPEC e i suoi alleati hanno mantenuto invariata la politica di produzione, con un incontro previsto per il 1° dicembre.