Petrolio in calo a causa delle scorte statunitensi, cautela prima della Fed
Crescono le scorte negli Stati Uniti
I prezzi del petrolio hanno registrato una leggera diminuzione mercoledì, dopo aver raggiunto i massimi degli ultimi tre mesi, a causa di un aumento delle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti e dell'atteggiamento cauto degli investitori in vista di un probabile aumento dei tassi da parte della Fed.
I futures del Brent hanno perso 46 centesimi, pari allo 0,55%, arrivando a 83,18 dollari al barile alle 04:51 GMT, mentre il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) si è attestato a 79,18 dollari al barile, in calo di 45 centesimi, ovvero lo 0,57%.
Secondo fonti di mercato che citano i dati dell'American Petroleum Institute, le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti sono aumentate di circa 1,32 milioni di barili nella settimana terminata il 21 luglio.
La riunione della Fed è iniziata martedì, ci si aspetta un aumento dei tassi di 25 punti base. Il dollaro statunitense è in costante aumento, riprendendosi dai minimi di 15 mesi della scorsa settimana e rendendo più costoso per gli acquirenti acquistare materie prime come il petrolio.
I prezzi del petrolio sono scesi dopo che il Brent e il WTI hanno raggiunto martedì i massimi dal 19 aprile a causa delle preoccupazioni sulla fornitura dovute ai tagli alla produzione dell'OPEC e dei suoi alleati, nonché agli impegni delle autorità cinesi per sostenere la seconda economia mondiale. Tuttavia, rimangono preoccupazioni su come la Cina, il secondo consumatore mondiale di petrolio, effettivamente sosterrà la politica economica, il che continua a limitare ulteriormente i prezzi.