Piazza Affari stabile con volumi bassi, Amplifon in rialzo, Stellantis in calo

La borsa di Milano registra una seduta senza grandi variazioni, consolidando i guadagni dell'anno

La borsa di Milano continua la seduta senza grandi variazioni in un mercato che si avvicina alla fine del 2023, consolidando i notevoli guadagni registrati durante l'anno.

Il sentiment globale di oggi è sostenuto dalla decisione della Banca del Giappone di mantenere una politica monetaria molto accomodante, mentre sia la Fed che la BCE hanno cercato di attenuare le scommesse di un imminente taglio dei tassi.

Non ci sono stati segnali significativi dalla lettura finale dell'inflazione di novembre nella zona euro, che ha confermato il dato preliminare del 2,4% su base annua, in calo rispetto al 2,9% di ottobre.

Anche a Wall Street, i futures indicano un andamento piatto, offrendo pochi spunti per gli scambi in Europa.

Intorno alle 11:45, il Ftse Mib registra un modesto aumento dello 0,07%. I volumi sono deboli, con un controvalore di 640 milioni di euro scambiati sulla borsa di Milano. Da inizio anno, l'indice delle blue chip di Piazza Affari è salito del 27,7%.

Tra i titoli in evidenza, AMPLIFON è il migliore del Ftse Mib, con un aumento del 2,2%, riprendendo il recente rally dopo il calo della vigilia. In un contesto positivo per le aziende industriali, PRYSMIAN sale dell'1,5% dopo aver annunciato una riorganizzazione del team di leadership, che sarà articolato in quattro nuovi segmenti di business operativi a partire dal 1° gennaio prossimo. I titoli bancari sono in ripresa, con BANCO BPM e UNICREDIT in aumento di circa un punto percentuale, dopo le vendite della scorsa settimana.

TELECOM ITALIA è leggermente in ribasso (-0,6%) dopo l'impennata di ieri legata alle notizie sul settore delle telecomunicazioni, con la proposta di fusione presentata da Iliad a Vodafone per le rispettive attività in Italia.

STELLANTIS è in fondo al Ftse Mib con un calo del 2,4% nel settore automobilistico.

Nel settore del lusso, BRUNELLO CUCINELLI registra un aumento del 1,5%, mentre FERRAGAMO perde l'1,4% dopo che Morgan Stanley ha ridotto il prezzo obiettivo da 11,5 a 10 euro.