Piazza Affari scende, meno speranze sui tagli ai tassi
I mercati azionari europei sono in calo a causa dei titoli del settore energetico, l'indice STOXX 600 registra una perdita dello 0,6%.

I mercati azionari europei sono in calo, confermando un inizio d'anno poco brillante. I titoli del settore energetico stanno trascinando l'indice verso il basso, mentre l'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato sta influenzando la propensione al rischio.
Verso le 10:55, l'indice STOXX 600 paneuropeo registra una perdita dello 0,6%, dopo aver già registrato un calo dello 0,5% la settimana scorsa.
I titoli del settore petrolifero e del gas stanno subendo una contrazione di circa il 2%, pesando sull'indice STOXX 600 a causa della diminuzione dei prezzi del petrolio, dovuta ai tagli dei prezzi effettuati dall'Arabia Saudita e all'aumento della produzione OPEC.
In particolare, SHELL sta perdendo il 2,4% dopo aver annunciato oneri di svalutazione per il quarto trimestre, stimati tra 2,5 e 4,5 miliardi di dollari.
Le aspettative di un taglio anticipato dei tassi negli Stati Uniti si stanno affievolendo, sostenendo il dollaro e i rendimenti dei titoli di Stato. I rendimenti del titolo di riferimento decennale europeo e del decennale tedesco sono in aumento per la terza sessione consecutiva.
Per quanto riguarda i dati economici, gli ordini all'industria tedesca sono aumentati meno del previsto nel mese di novembre.
AIRBUS sta registrando un aumento del 1,4% dopo che la FAA statunitense ha ordinato il fermo temporaneo di alcuni jet Boeing 737 MAX 9. Al contrario, i titoli BOEING quotati a Francoforte stanno perdendo il 7,5%.
PANDORA sta guadagnando l'1% dopo aver superato le aspettative sulle vendite trimestrali. GECINA SA sta registrando una diminuzione del 3,8% dopo che Morgan Stanley ha declassato il titolo del trust immobiliare da 'equal weight' a 'underweight'.
Goldman Sachs ha dichiarato di prevedere che l'indice FTSE 100 delle blue-chip britanniche raggiungerà i 7.900 punti nei prossimi 12 mesi. Tuttavia, l'indice sta perdendo lo 0,6% nella seduta odierna.