Piazza Affari: avvio cauto nel 2025, bene il settore energetico

Piazza Affari ha avuto andamenti misti all'inizio del 2025, con un calo del Ftse Mib dello 0,30%, mentre il settore energetico ha beneficiato dell'aumento del prezzo del petrolio

Italia_websim9

Piazza Affari e Ftse Mib, prime giornate di borsa

Piazza Affari ha mostrato andamenti misti nella prima giornata di borsa del 2025, caratterizzata da volumi di scambio ridotti, tipici del periodo festivo.

Gli investitori si mostrano cauti, in attesa del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca il 20 gennaio e delle possibili nuove politiche sui dazi.

Intorno alle 10:00, il Ftse Mib segna un calo dello 0,30% dopo un avvio promettente.

Tuttavia, il 2024 si è chiuso positivamente per l'indice, che ha registrato un incremento del 12,6%, posizionandosi come il terzo mercato europeo.

Settori sui quali investire nel 2025

Il settore energetico ha ricevuto impulsi positivi grazie all'aumento del prezzo del petrolio e alla sospensione delle esportazioni di gas russo attraverso l'Ucraina, riducendo l'influenza di Mosca in Europa.

ENI guadagna l'1%, mentre SAIPEM cresce del 2,2%.

Al contrario, le banche, che avevano brillato nel 2024, mostrano segni di debolezza: UNICREDIT e INTESA scendono rispettivamente dello 0,7% e dello 0,4%, mentre MPS perde l'1,3% dopo un notevole incremento dell'123% nell'anno precedente.

GEOX registra un forte calo di circa il 9% dopo aver annunciato un piano finanziario per sostenere la sua strategia industriale fino al 2029, con un aumento di capitale previsto fino a 60 milioni di euro.

LEONARDO cresce leggermente dell'0,4%, mentre FERRARI scende di oltre il 2%. Infine, TIM vede un incremento della raccolta dell'1,6%.