Petrolio in calo, quotazione del 15 maggio 2025
Giovedì, i prezzi del petrolio sono scesi di circa 2 dollari a causa di aspettative di un accordo nucleare tra Stati Uniti e Iran

Giovedì, i prezzi del petrolio hanno registrato un calo di circa 2 dollari, influenzati dalle aspettative di un accordo nucleare tra Stati Uniti e Iran, che potrebbe portare a un allentamento delle sanzioni.
Inoltre, un aumento inatteso delle scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti ha sollevato preoccupazioni tra gli investitori riguardo a un possibile eccesso di offerta.
I futures sul Brent sono scesi di 1,98 dollari, pari al 3%, arrivando a 64,11 dollari al barile, mentre i futures sul West Texas Intermediate hanno perso 2 dollari, ovvero il 3,2%, scendendo a 61,15 dollari.
Il presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato che gli Stati Uniti sono vicini a un accordo nucleare con l'Iran, con Teheran che ha "in qualche modo" accettato le condizioni.
Un funzionario iraniano ha confermato che il paese è disposto a negoziare in cambio della revoca delle sanzioni economiche.
Mercoledì, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni per colpire gli sforzi iraniani di produrre componenti per missili balistici, dopo aver già sanzionato circa 20 aziende coinvolte nel traffico di petrolio iraniano verso la Cina.
Le sanzioni sono arrivate dopo un quarto round di colloqui tra Stati Uniti e Iran in Oman, focalizzati sulle controversie relative al programma nucleare iraniano.
I dati dell'Amministrazione per l'Informazione Energetica degli Stati Uniti hanno mostrato un aumento delle scorte di petrolio di 3,5 milioni di barili, raggiungendo un totale di 441,8 milioni, contrariamente alle previsioni di un calo di 1,1 milioni.
Nel frattempo, l'Agenzia Internazionale dell'Energia ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita della domanda di petrolio per il 2025, portandole a 740.000 barili al giorno, grazie a previsioni economiche più ottimistiche e a prezzi del petrolio più bassi.
Tuttavia, ha avvertito che le difficoltà economiche e le vendite record di veicoli elettrici potrebbero ridurre la crescita della domanda a 650.000 barili al giorno per il resto dell'anno, rispetto ai quasi 1 milione di barili al giorno del primo trimestre.
OPEC+ ha aumentato l'offerta, ma ha anche rivisto al ribasso le previsioni di crescita della produzione di petrolio dagli Stati Uniti e da altri produttori al di fuori del gruppo OPEC+ per quest'anno.