Petrolio in aumento nonostante la guerra commerciale

I prezzi del petrolio sono aumentati venerdì a causa di nuove sanzioni sul greggio iraniano, ma si prevede una chiusura settimanale in calo a causa delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.

Paesaggio industriale con raffinerie e barili, rappresenta il settore del petrolio.

I prezzi del petrolio sono in rialzo dopo l'imposizione di nuove sanzioni sulle esportazioni di greggio iraniano, ma si preparano a chiudere la terza settimana consecutiva in calo.

Questo ribasso è stato influenzato dalla rinnovata guerra commerciale del presidente statunitense Donald Trump nei confronti della Cina e dalle minacce di dazi su altri paesi.

I futures sul Brent sono aumentati di 42 centesimi, raggiungendo i 74,71 dollari al barile, ma si prevede una diminuzione del 2,6% per la settimana.

Anche il West Texas Intermediate ha visto un incremento di 39 centesimi, attestandosi a 71 dollari, con un calo settimanale del 2%.

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato sanzioni su alcuni individui e petroliere coinvolte nel trasporto di greggio iraniano verso la Cina, intensificando la pressione su Teheran.

Nonostante le incertezze, la risposta del mercato è stata limitata a causa delle preoccupazioni sulla domanda globale di petrolio, aggravate dai dazi e dalle ripercussioni economiche.