Oro oltre i 2.700 dollari: cresce la domanda di beni rifugio
Il prezzo dell'oro ha superato i 2.700 dollari l'oncia, spinto da incertezze politiche e geopolitiche, con previsioni di ulteriori aumenti nei prossimi mesi.

Venerdì, il prezzo dell'oro ha superato per la prima volta la soglia di 2.700 dollari l'oncia, spinto dall'incertezza legata alle elezioni statunitensi e dalle tensioni in Medio Oriente, che hanno aumentato la domanda di beni rifugio.
Anche un contesto di politica monetaria più espansiva ha contribuito a questo rally.
Alle 07:48 GMT, l'oro spot era salito dello 0,4% a 2.703,61 dollari, dopo aver toccato un massimo storico di 2.714 dollari.
I futures sull'oro statunitensi sono aumentati dello 0,4%, raggiungendo 2.719,20 dollari.
Hezbollah ha annunciato un'intensificazione del conflitto con Israele dopo l'uccisione di un leader di Hamas.
Con le elezioni presidenziali americane in avvicinamento, il mercato dell'oro si mostra resiliente, ignorando l'apprezzamento del dollaro.
Nonostante i dati sulle vendite al dettaglio che indicano un'economia in crescita, gli operatori prevedono un'alta probabilità di un taglio dei tassi a novembre.
La Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi per la terza volta quest'anno, aumentando l'attrattiva dell'oro, che continua a rappresentare un rifugio sicuro in un contesto economico instabile.Anche l'argento e il platino hanno registrato guadagni significativi.