Oro in rialzo, sale la domanda di beni rifugio
Il prezzo dell'oro ha registrato un aumento per il quarto giorno consecutivo, raggiungendo 2.665,31 dollari l'oncia

Giovedì, il prezzo dell'oro spot ha registrato un aumento per il quarto giorno consecutivo, sostenuto dalla domanda di beni rifugio e da mercati azionari deboli, dopo che le previsioni di crescita dei ricavi di Nvidia non hanno entusiasmato gli investitori.
Alle 1356 GMT, l'oro spot era salito dello 0,6% a 2.665,31 dollari l'oncia, con un incremento del 4% dall'inizio della settimana, segnando così la prima settimana di guadagni dopo tre settimane di calo.
I rischi geopolitici sono aumentati dopo che l'Ucraina ha lanciato missili statunitensi e britannici contro obiettivi in Russia, mentre Mosca ha risposto con un attacco missilistico a una città ucraina. Tuttavia, l'impatto di questi eventi è limitato, dato che l'invasione russa dura da oltre 1.000 giorni.
Il prezzo dell'oro ha toccato un massimo storico di 2.790,15 dollari il 31 ottobre, per poi scendere a un minimo di due mesi a 2.536,71 dollari a metà novembre, in risposta alle elezioni statunitensi. La ripresa è stata influenzata dall'incertezza riguardo al governo di Donald Trump e alle prospettive sui tassi d'interesse.
Giovedì, i dati hanno mostrato una sorpresa con un calo delle richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti.
Sul fronte tecnico, il prezzo dell'oro ha superato la media mobile a 50 giorni, ora affronta resistenza dalla media a 21 giorni.
Anche l'argento ha guadagnato, salendo dello 0,5% a 31 dollari l'oncia, mentre il platino è sceso dello 0,1% a 960,35 dollari e il palladio è aumentato dello 0,7% a 1.028,50 dollari.