Oro in calo, si attenuano le tensioni commerciali tra USA e Cina
Lunedì, i prezzi dell'oro sono diminuiti per la seconda volta consecutiva a causa di un clima di ottimismo per un possibile accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina

Lunedì, i prezzi dell'oro hanno registrato un calo per la seconda sessione consecutiva, in seguito a un allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, mentre il mercato attendeva dati economici in arrivo questa settimana.
Alle 09:27 ET (1327 GMT), il prezzo dell'oro spot era sceso dello 0,6% a 3.297,10 dollari l'oncia, mentre i futures sull'oro statunitensi erano aumentati dello 0,3% a 3.307,80 dollari.
Le aspettative che i danni da dazi siano contenuti hanno sostenuto i mercati azionari globali, che hanno raggiunto i massimi degli ultimi tre settimane.
Il presidente statunitense Donald Trump ha affermato che ci sono stati progressi nei colloqui con la Cina, ma Pechino ha smentito l'esistenza di negoziati.
Il segretario al Tesoro, Scott Bessent, non ha confermato le affermazioni di Trump riguardo ai colloqui sui dazi.
L'oro, tradizionalmente considerato un rifugio sicuro in tempi di instabilità, ha toccato un massimo storico di 3.500,05 dollari l'oncia la settimana scorsa, con un incremento di oltre il 25% dall'inizio dell'anno.
Questa settimana, saranno pubblicati dati importanti, tra cui il rapporto sulle offerte di lavoro negli Stati Uniti martedì, le spese per consumi personali mercoledì e il rapporto sui salari non agricoli venerdì.
Gli investitori osserveranno attentamente questi dati per valutare l'impatto dei dazi sull'economia statunitense.
Nel frattempo, l'argento ha registrato un leggero calo dello 0,1% a 33,04 dollari, il platino è aumentato dell'1,8% a 988,90 dollari e il palladio ha guadagnato lo 0,8% a 956,35 dollari.