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Oro in calo dopo il picco storico, sale il dollaro

Lunedì i prezzi sono scesi di quasi l'1%, a causa del rafforzamento del dollaro e delle preoccupazioni per una guerra commerciale globale

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Lunedì i prezzi dell'oro hanno registrato un calo di quasi l'1% dopo aver raggiunto un massimo storico nella sessione precedente, a causa del rafforzamento del dollaro statunitense e delle crescenti preoccupazioni per una possibile guerra commerciale globale, in seguito alle drastiche misure tariffarie annunciate dal presidente Donald Trump.

Il prezzo dell'oro spot è sceso dello 0,6%, attestandosi a 2.784,30 dollari l'oncia, dopo aver toccato un picco record di 2.817,23 dollari venerdì. I futures sull'oro statunitensi hanno perso lo 0,7%, scendendo a 2.815,20 dollari.

Trump ha imposto tariffe del 25% sulle importazioni da Canada e Messico e del 10% su quelle dalla Cina a partire dal 4 febbraio.

I funzionari della Casa Bianca hanno confermato che non ci saranno esclusioni.

Canada e Messico hanno già annunciato misure di ritorsione, mentre la Cina ha dichiarato che contesterebbe le tariffe presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio.

Anche l'argento ha subito un calo dell'1,3%, scendendo a 30,91 dollari l'oncia, mentre il platino è diminuito dell'1,5% a 963,10 dollari e il palladio ha perso lo 0,5%, attestandosi a 1.003,34 dollari.

Dollaro quotazione oggi

Lunedì, il dollaro statunitense ha registrato un notevole aumento, portando il dollaro canadese e il peso messicano a minimi pluriennali, mentre lo yuan cinese ha toccato un livello record nel mercato offshore, a seguito dell'imposizione di dazi da parte del presidente americano Donald Trump, che ha innescato una guerra commerciale.

Il rafforzamento del dollaro è stato generalizzato, con l'euro che è sceso a un minimo di oltre due anni e il franco svizzero, solitamente considerato un rifugio sicuro, che ha raggiunto il suo valore più basso da maggio.

Le aspettative di tagli ai tassi da parte della Federal Reserve sono state ridotte ad una probabilità del 54% di due tagli quest'anno.

Il dollaro ha guadagnato lo 0,4% a 7,3462 yuan nel mercato offshore, toccando un massimo storico di 7,3765 yuan.

Il peso messicano è sceso a 21,2882 per dollaro, il livello più basso in quasi tre anni, mentre il dollaro canadese ha toccato C$1,4755, un valore non visto dal 2003.

L'euro ha subito un calo del 2,3% a $1,0125, il minimo da novembre 2022, mentre il dollaro australiano ha raggiunto un minimo di cinque anni.

Il dollaro ha guadagnato fino all'1,1% a 0,9210 franchi svizzeri, il massimo da maggio, mentre la sterlina è scesa dell'1% a $1,2264.

L'indice del dollaro, che confronta la valuta statunitense con altre sei, è aumentato dello 0,11% a 109,65.

I dati macroeconomici hanno mostrato che l'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) negli Stati Uniti è aumentato dello 0,3% il mese scorso, suggerendo che la Fed non avrà fretta di ridurre i tassi di interesse.

Nel frattempo, Bitcoin è sceso a $92,871, mentre Ether ha toccato il suo livello più basso da novembre a $2,475.25.