Nove Paesi uniti per rilanciare l'industria dei chip in Europa

Nove Stati membri dell'UE, tra cui Italia e Francia, stanno lavorando a un nuovo "Chips Act" 

Scie luminose interconnesse, a simboleggiare infrastrutture digitali.

Nove Stati membri dell'Unione Europea hanno deciso di intensificare gli sforzi per rafforzare l'industria dei semiconduttori in Europa, con l'obiettivo di presentare le loro proposte entro l'estate.

A comunicarlo è stato il ministro dell'Economia dei Paesi Bassi, Dirk Beljaarts.

Questa alleanza, che comprende anche Italia, Francia, Germania, Spagna e Paesi Bassi, sta lavorando a un nuovo "Chips Act", un'iniziativa che potrebbe portare a un secondo programma di finanziamento europeo per il settore dei chip, dopo la legge del 2023.

Sebbene il primo Chips Act, attualmente in fase di revisione, non abbia raggiunto i risultati sperati, ha comunque contribuito a evitare un ulteriore deterioramento dell'industria europea, in un contesto di sostegni statali più robusti negli Stati Uniti e in Cina.

Una delle critiche più comuni è stata la lentezza del processo, che richiedeva finanziamenti statali e approvazioni dalla Commissione Europea.

Beljaarts ha sottolineato l'importanza di un approccio più diretto per il futuro, affermando che è necessario destinare risorse, sia pubbliche che private, per stimolare il settore e garantire che anche le piccole e medie imprese possano beneficiarne.