Nikkei in ripresa, ma lo yen forte frena i guadagni

Giovedì, l'indice Nikkei giapponese è aumentato dello 0,33% grazie ai risultati positivi delle banche statunitensi e a un rallentamento dell'inflazione

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Giovedì, l'indice Nikkei giapponese ha registrato un incremento, seguendo l'andamento positivo di Wall Street, sostenuto da solidi risultati delle banche statunitensi e da un rallentamento dell'inflazione core.

L'indice ha guadagnato lo 0,33%, chiudendo a 38.572,60, interrompendo così una serie di cinque giorni in calo.

Il più ampio indice Topix ha chiuso sostanzialmente invariato.

I titoli finanziari hanno brillato, grazie ai risultati positivi di banche americane come JPMorgan e Goldman Sachs, con Nomura Holdings che ha visto un incremento del 3,27%.

Lo yen giapponese 

Tuttavia, i guadagni sono stati limitati dall'apprezzamento dello yen, poiché gli investitori scommettono su un possibile aumento dei tassi da parte della Banca del Giappone (BOJ) nella riunione di politica monetaria della prossima settimana.

La moderazione dell'inflazione negli Stati Uniti ha alimentato le aspettative di un possibile abbassamento dei tassi da parte della Federal Reserve entro luglio, migliorando il sentiment degli investitori.

Tuttavia, le dichiarazioni del governatore della BOJ, Kazuo Ueda, e del suo vice, Ryozo Himino, hanno aperto la possibilità di un aumento dei tassi il 24 gennaio, a meno di un aumento della volatilità di mercato dopo l'insediamento di Donald Trump.

Lo yen ha raggiunto un massimo di quasi un mese a 155,21 dollari, limitando ulteriormente il rally del Nikkei e influenzando negativamente i produttori di auto, con Nissan in calo del 4,42% e Toyota del 2,21%.

Al contrario, il rivenditore di arredamento Nittori, che importa molti dei suoi prodotti, ha visto un aumento del 4,95%, posizionandosi tra i migliori performer del Nikkei.