Mercati valutari cauti in attesa dei dati economici statunitensi
Goldman Sachs ha avvertito che, sebbene questa settimana ci siano dati in arrivo, non saranno molto utili perchè il rapporto sui salari di giovedì rappresenterà una fotografia di due mesi fa

Il cambio euro dollaro è sceso sotto 1,16, con il dollaro che ha guadagnato terreno anche nei confronti dello yen, mentre i trader rivedono le loro posizioni in vista di una settimana caratterizzata dal probabile ritorno dei dati economici statunitensi.
La reazione del mercato alla decisione del presidente americano Donald Trump di annullare i dazi su oltre 200 prodotti alimentari è stata contenuta.
Gli analisti di Goldman Sachs hanno avvertito che, sebbene questa settimana ci siano dati in arrivo, non saranno particolarmente utili. Hanno osservato che il rapporto sui salari di giovedì rappresenterà una fotografia di due mesi fa, quindi non risolverà le incertezze sul futuro. Nel medio termine, tuttavia, ritengono che i dati in arrivo evidenzieranno rischi al ribasso per il mercato del lavoro, il che potrebbe influenzare negativamente il dollaro.
Lo yen giapponese ha reagito poco ai dati di lunedì, che hanno mostrato una contrazione annualizzata dell'1,8% nell'economia nipponica nei tre mesi fino a settembre, a causa di un calo delle esportazioni dovuto ai dazi americani, segnando la prima contrazione in sei trimestri. Tuttavia, lo yen rimane vicino ai minimi di nove mesi rispetto al dollaro, mantenendo i trader in allerta per possibili interventi delle autorità giapponesi per fermare il suo declino.
L'ultima volta che il Giappone è intervenuto nel mercato valutario è stato a luglio 2024, quando lo yen ha toccato un minimo di 38 anni a circa 161,96 per dollaro, a causa dell'inflazione dei prezzi alimentari e energetici.
La sterlina mostra una certa stabilità lunedì, guadagnando lo 0,1% sul dollaro a 1,3190, sebbene rimanga al centro dell'attenzione per i trader valutari dopo una frenetica sessione di venerdì, in cui si sono diffuse speculazioni sul budget del governo britannico previsto per il 26 novembre.
Questa speculazione continuerà, ma la sterlina sarà influenzata anche dai dati economici britannici di questa settimana, in particolare dai dati mensili sull'inflazione. Un dato sull'inflazione di settembre inferiore alle attese ha provocato un cambiamento nelle aspettative per la Banca d'Inghilterra, facendo scendere la sterlina al momento della sua pubblicazione.
Infine, il franco svizzero ha registrato un ritracciamento rispetto ai massimi di un mese, attestandosi a 0,7951 per dollaro, dopo aver trovato supporto la settimana scorsa a causa delle preoccupazioni per un forte sell-off nei mercati azionari globali. È stato visto a 0,9223 rispetto all'euro, appena sotto un massimo di oltre dieci anni raggiunto la settimana scorsa.

