Mercati in rialzo: azioni USA ed europee guadagnano terreno

Martedì, le borse statunitensi ed europee hanno registrato un lieve aumento, mentre gli investitori si sono mostrati cauti in attesa dei dati sull'inflazione negli Stati Uniti 

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Martedì, le borse statunitensi ed europee hanno registrato un lieve aumento, mentre la vendita di obbligazioni ha mostrato segni di rallentamento.

Tuttavia, gli investitori si sono mostrati cauti in vista dei dati sull'inflazione dei prezzi al consumo negli Stati Uniti, attesi per mercoledì, e dell'imminente inaugurazione di Donald Trump come presidente.

Nelle prime contrattazioni statunitensi, l'indice S&P 500 è salito dello 0,38% a 5.858,22 punti, mentre il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,55%.

I dati pubblicati martedì hanno rivelato un incremento dello 0,2% dell'indice dei prezzi alla produzione a dicembre, inferiore alle previsioni di un aumento dello 0,3% e in calo rispetto allo 0,4% di novembre.

Inizialmente, i mercati hanno reagito positivamente, ma successivamente hanno invertito la tendenza.

L'attenzione principale della settimana è rivolta ai dati sull'inflazione dei consumatori, previsti per mercoledì, che dovrebbero mostrare un'inflazione mensile stabile allo 0,3% a dicembre e un incremento annuale al 2,9%, rispetto al 2,7% di novembre.

Anche le azioni europee hanno registrato un aumento, con il pan-europeo STOXX 600 in crescita dello 0,3% dopo un calo dello 0,6% il giorno precedente, e il DAX tedesco in rialzo dello 0,8%.

Le speculazioni sui dazi hanno contribuito a sostenere i mercati globali, dopo che Bloomberg ha riportato che i collaboratori di Trump stanno considerando un aumento dei dazi dal 2% al 5% al mese per rafforzare la posizione degli Stati Uniti e prevenire un'impennata inflazionistica.

Le azioni hanno mostrato volatilità nelle ultime settimane a causa dell'aumento dei rendimenti obbligazionari, spinti da dati economici statunitensi robusti e preoccupazioni per i dazi di Trump.

Attualmente, i mercati prevedono solo 29 punti base di tagli da parte della Fed quest'anno, rispetto ai 43 punti base stimati prima dei dati sui posti di lavoro, superiori alle attese. I rendimenti dei Treasury statunitensi a 10 anni si sono stabilizzati a 4,792%, dopo aver toccato il massimo di 4,805% lunedì, il livello più alto da novembre 2023.

Anche un leggero calo dei prezzi del petrolio, che lunedì aveva raggiunto il massimo da agosto a causa delle nuove sanzioni statunitensi contro la Russia, ha contribuito a migliorare l'umore del mercato.

Nel Regno Unito, i rendimenti dei bond a 10 anni si sono stabilizzati al 4,882%, dopo aver raggiunto il massimo dal 2008 a 4,925% la settimana scorsa, creando pressioni sul ministro delle Finanze Rachel Reeves.

L'indice del dollaro ha toccato il massimo in oltre due anni a 110,17, per poi stabilizzarsi a 109,51.

In Asia, il Nikkei giapponese ha subito un calo dell'1,8% a causa della vendita di titoli legati ai chip e delle preoccupazioni per un possibile aumento dei tassi da parte della Banca del Giappone.

Il vice governatore della Banca del Giappone, Ryozo Himino, ha lasciato aperta la possibilità di un aumento dei tassi al termine della prossima riunione di politica monetaria il 24 gennaio. Le azioni dei produttori di chip sono state sotto pressione a causa delle nuove restrizioni statunitensi sulle esportazioni.