Mercati in fibrillazione: tassa sulle banche in Italia e attesa dei dati Usa

Oggi i mercati sono influenzati dai dati sull'inflazione in Cina, dalla tassa sugli extraprofitti delle banche in Italia e dai dati sull'inflazione negli Stati Uniti.

Oggi i mercati si trovano di fronte a una serie di eventi significativi. Iniziamo con i dati deludenti sull'inflazione in Cina, mentre domani si attendono i dati degli Stati Uniti. Inoltre, c'è l'inaspettata tassa sugli extraprofitti delle banche in Italia che sta creando agitazione nel settore bancario europeo. L'Italia ha approvato una tassa straordinaria del 40% sugli extraprofitti delle banche nel 2023, anche se il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha precisato che questa misura non potrà superare lo 0,1% del totale dell'attivo delle banche. I mercati europei sono in allerta per possibili mosse simili in altri Paesi. Tutti gli occhi sono puntati sui dati sull'inflazione negli Stati Uniti, dopo i commenti prevalentemente "dovish" di diversi funzionari della Federal Reserve questa settimana. La prossima riunione di politica monetaria è prevista per settembre, quindi la banca centrale statunitense ha ancora molto tempo per valutare i dati chiave sui prezzi. Il dollaro si è leggermente indebolito nella sessione asiatica, a seguito degli acquisti di beni rifugio dopo i pessimi dati sul commercio cinese e il downgrade di alcune banche di piccole e medie dimensioni da parte di Moody's. La Cina continua a mostrare segnali di sofferenza economica e i mercati azionari locali non hanno avuto il tempo di riprendersi dai deludenti dati sul commercio prima di subire un ulteriore colpo con il calo del Cpi di luglio. Le autorità cinesi sono sotto pressione per adottare nuove misure di stimolo. Nel frattempo, lo yuan sembra essersi ripreso leggermente, sostenuto dal fixing odierno della banca centrale, che è stato più forte del previsto dopo il forte calo rispetto al dollaro nella sessione precedente.