Mercati in attesa: focus sui dati economici e sulle mosse della Fed
I futures sugli indici azionari statunitensi mostrano cautela in attesa di importanti dati economici

I futures sugli indici azionari statunitensi si sono mostrati cauti lunedì, mentre gli investitori si preparano a una settimana ricca di dati, con particolare attenzione ai prezzi al consumo negli Stati Uniti, che forniranno indicazioni importanti sulle future decisioni della Federal Reserve riguardo ai tassi d'interesse di settembre.
La settimana scorsa si è conclusa con una volatilità accentuata, iniziata con un forte calo dopo un rapporto sui posti di lavoro di luglio inferiore alle attese, che ha alimentato timori di recessione, portando gli investitori a ridurre le posizioni nel carry trade con lo yen giapponese.
Molti operatori potrebbero rimanere in attesa fino alla pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) di mercoledì, che dovrebbe mostrare un incremento dell'inflazione dello 0,2% rispetto al mese precedente, mantenendosi comunque al 3,2% rispetto a un mese fa.
I mercati monetari sono divisi tra un possibile taglio dei tassi di 50 o 25 punti base, prevedendo un allentamento totale di 100 punti base entro la fine del 2024, secondo il FedWatch Tool di CME.
Le vendite al dettaglio di luglio, attese per giovedì, potrebbero mostrare una crescita marginale, e qualsiasi debolezza nei dati potrebbe riaccendere i timori di un rallentamento dei consumi e di una possibile recessione.
La governatrice della Fed, Michelle Bowman, ha leggermente attenuato il suo solito tono aggressivo, riconoscendo progressi "benvenuti" sull'inflazione, pur sottolineando che rimane "scomoda" rispetto all'obiettivo del 2% della banca centrale.
L'indice di volatilità CBOE, che misura la paura di Wall Street, è salito leggermente a 20,67 punti, ma è comunque molto al di sotto del picco di 65,73 della settimana precedente.
Alle 4:46 ET, gli e-mini S&P 500 erano in aumento di 5,5 punti, o dello 0,1%, mentre gli e-mini Nasdaq 100 guadagnavano 37,25 punti, pari allo 0,2%.
Gli e-mini Dow erano in calo di 15 punti, o dello 0,04%.
Nel pre-mercato, la maggior parte delle azioni delle grandi aziende era in rialzo, con Nvidia in crescita dell'1%. I titoli di Alphabet, la società madre di Google, erano in calo dello 0,1%.
Starbucks ha registrato un aumento del 2,5% dopo che l'investitore attivista Starboard Value, che detiene una partecipazione nella catena di caffè, ha chiesto misure per migliorare il prezzo delle azioni.
Robinhood Markets è salita dell'1,7% dopo che la società di intermediazione Piper Sandler ha aggiornato il titolo a "overweight" da "neutral", aumentando anche il prezzo obiettivo.
Hawaiian Electric ha visto un calo del 6% dopo aver sollevato dubbi sulla sua sostenibilità finanziaria, rivelando di non avere un piano di finanziamento per il risarcimento di 1,99 miliardi di dollari legato agli incendi di Maui, raggiunto all'inizio del mese.