Mercati globali in calo
Incertezze sui tassi d'interesse e aumento dell'inflazione

Lunedì, i mercati azionari globali hanno registrato un calo, mentre il dollaro ha raggiunto i massimi in 26 mesi, in seguito a un report sui posti di lavoro negli Stati Uniti che ha spinto gli investitori a dubitare di un possibile abbassamento dei tassi d'interesse quest'anno, proprio mentre sta per iniziare la stagione delle trimestrali.
L'aumento dei prezzi dell'energia ha alimentato le preoccupazioni per l'inflazione in crescita, con il prezzo del petrolio che ha superato gli 80 dollari al barile, a causa del calo delle esportazioni russe e delle sanzioni imposte da Washington.
In Europa, i prezzi del gas naturale sono aumentati del 4% nell'ultimo mese, complici il freddo intenso e la decisione dell'Ucraina di interrompere le forniture di gas russo.
Le borse europee hanno chiuso in ribasso per il secondo giorno consecutivo, con il STOXX 600 in calo dello 0,7% e il DAX tedesco dello 0,6%.
Il FTSE 100 ha registrato una flessione più contenuta dello 0,4%, sostenuto dalla debolezza della sterlina, che ha attirato nuovamente l'attenzione a causa dell'aumento dei costi di prestito nel Regno Unito.
Le aspettative per un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve si sono ridotte a soli 25 punti base per il 2025, rispetto ai 45 punti previsti prima dei dati sui posti di lavoro.
I rendimenti dei Treasury a 10 anni hanno toccato i massimi in 14 mesi, al 4,79%.
Il report sull'indice dei prezzi al consumo di mercoledì potrebbe influenzare ulteriormente i mercati, dato che gli investitori sembrano escludere qualsiasi taglio dei tassi quest'anno.
Negli Stati Uniti, i futures S&P 500 sono scesi dello 0,6%, mentre quelli del Nasdaq hanno perso lo 0,95%, suggerendo ulteriori perdite a Wall Street.
In Asia, il mercato giapponese ha registrato scambi limitati a causa di una festività.
Le azioni cinesi sono scese dello 0,3%, nonostante un aumento sorprendente delle esportazioni del 10,7%.
L'aumento dei rendimenti dei Treasury ha spinto il dollaro ai massimi dal novembre 2022, mentre la sterlina ha subito un calo del 4,4% nello stesso periodo.
Il mercato dei bond britannici ha risentito della vendita globale, con i rendimenti a lungo termine ai massimi dal 1998.
La ministra delle finanze britannica, Rachel Reeves, ha dichiarato che agirà per garantire il rispetto delle regole fiscali del governo.
L'euro ha perso lo 0,3%, scendendo a 1,0216 dollari, mentre il dollaro ha registrato una leggera flessione contro lo yen.
I prezzi del petrolio sono aumentati del 2%, alimentati dalla diminuzione delle esportazioni russe, con i futures del Brent a 81,56 dollari al barile.