Mercati europei in calo: i timori per i dazi americani

Le azioni europee sono scese, annullando i guadagni iniziali, mentre i rendimenti dei titoli di stato hanno raggiunto i massimi da mesi

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Le azioni europee hanno registrato un calo, annullando i guadagni iniziali, mentre i rendimenti dei titoli di stato hanno raggiunto i massimi da diversi mesi, a seguito di notizie secondo cui il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, stava valutando la possibilità di dichiarare un'emergenza economica nazionale per introdurre nuovi dazi.

L'indice pan-europeo STOXX 600 ha perso lo 0,5% a metà giornata, con la maggior parte delle borse locali in ribasso. I rendimenti dei titoli di stato europei sono aumentati, con il rendimento del Bund tedesco a dieci anni che ha toccato il livello più alto degli ultimi sei mesi, seguendo l'andamento dei Treasury americani.

Secondo CNN, Trump starebbe considerando di giustificare legalmente una serie di dazi universali su alleati e avversari.

I dazi potrebbero avere ripercussioni negative sull'Europa e sull'economia globale, creando attriti commerciali e inflazione.

Nel Regno Unito, i titoli di stato a dieci anni hanno registrato l'aumento più significativo, mentre l'indice FTSE 100 ha perso lo 0,3%.

Il settore automobilistico, sotto pressione per le minacce di dazi, è sceso dell'1,3%, con i titoli di lusso esposti alla Cina come LVMH e Hermes in calo di oltre l'1%.

Le utility, considerate un rifugio sicuro, hanno perso l'1,9%, mentre le azioni immobiliari sensibili ai tassi sono scese del 2,2%.

Il settore sanitario ha guadagnato lo 0,6%, grazie a Novo Nordisk, che ha visto un incremento del 3,1% dopo un upgrade di UBS.

Il settore aerospaziale e della difesa ha mantenuto i guadagni, salendo dello 0,8%, dopo che Trump ha chiesto maggiori spese da parte degli alleati NATO.

A livello globale, i rendimenti dei titoli di stato sono aumentati, seguendo l'andamento dei Treasury americani, mentre i dati recenti hanno sollevato preoccupazioni su un possibile rallentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve.

In Europa, l'inflazione della zona euro a dicembre ha accelerato come previsto, ma gli ordini industriali e le vendite al dettaglio in Germania hanno sorpreso al ribasso.

Tra le altre azioni, Shell ha perso l'1,9% dopo aver ridotto le previsioni di produzione di gas naturale liquefatto per il quarto trimestre.