Mercati europei in calo

Delusioni aziendali e crollo del settore Tech globale spingono gli investitori verso rifugi sicuri

Scia luminosa che si dirama, rappresentando la connettività tech.

Giovedì, le azioni europee hanno subito un brusco calo, influenzate da una serie di risultati aziendali deludenti, mentre un crollo globale dei titoli tecnologici ha spinto gli investitori a cercare rifugi più sicuri.

L'indice pan-europeo STOXX 600 ha registrato una flessione dell'1,4%, toccando il livello più basso degli ultimi due mesi e rischiando di segnare la peggiore giornata in oltre tre mesi, se le perdite dovessero persistere.

Il settore dei media ha subito un calo del 4,3%, con Universal Music Group che ha visto un crollo del 26,7% dopo aver segnalato un rallentamento nel segmento delle iscrizioni e dello streaming nel secondo trimestre.

Anche il settore tecnologico ha perso il 2,6%, a causa di un sell-off dei titoli tech statunitensi che ha portato il Nasdaq a scendere quasi del 4%, la peggiore flessione giornaliera dal 2022.

Gli investitori si sono spostati verso asset meno rischiosi, come i titoli di stato a breve termine, con il rendimento dei titoli tedeschi ai minimi da febbraio.

Le azioni automobilistiche europee hanno perso il 2,3%, con Stellantis che ha registrato un calo dell'8% dopo risultati deludenti nel primo semestre. Anche Renault ha visto un ribasso dell'8,8% dopo che Nissan ha ridotto le previsioni per l'intero anno.

Nestlé è scesa del 4,7% a causa di vendite inferiori alle attese, mentre Kering ha perso il 7,6% dopo un forte calo delle vendite nel secondo trimestre. Il settore del lusso ha registrato una flessione del 2%, toccando il minimo in sei mesi.

Tuttavia, Unilever ha guadagnato il 5,1% dopo aver superato le stime di profitto. Roche Holding è aumentata del 2,4% dopo aver alzato le previsioni di profitto per il 2024. Gli investitori attendono i dati sull'inflazione negli Stati Uniti, considerati cruciali per placare le paure sui mercati globali.