Mercati Asiatici in calo
I dati cinesi sui prezzi al consumo hanno evidenziato una domanda interna debole, mentre si prevede un possibile allentamento delle politiche monetarie da parte della Fed e della BCE.

Lunedì, i mercati azionari asiatici hanno registrato un calo, influenzati dalle preoccupazioni riguardo alla crescita degli Stati Uniti e della Cina.
Tuttavia, i futures azionari statunitensi ed europei hanno mostrato un rimbalzo, mentre i rendimenti obbligazionari si sono allontanati dai minimi. I dati sui prezzi al consumo (CPI) cinesi hanno evidenziato che il gigante asiatico continua a contribuire alla disinflazione globale, con i prezzi alla produzione in calo dell'1,8% su base annua ad agosto, rispetto a una previsione di -1,4%.
Anche il CPI ha deluso le aspettative, attestandosi allo 0,6% per l'anno, con un aumento quasi esclusivamente legato ai prezzi alimentari e un incremento modesto dello 0,2% per i beni, segnalando una domanda interna debole.
Le blue chip cinesi sono scese dell'1,0%, toccando i minimi da sette mesi, dopo un calo del 2,7% la settimana precedente.
Il Nikkei giapponese ha subito perdite significative, con un ulteriore ribasso dello 0,8% dopo un quasi 6% di discesa la settimana scorsa.
L'indice MSCI delle azioni asiatiche al di fuori del Giappone ha perso l'1,2%, mentre il mercato sudcoreano è sceso dello 0,2%.
In controtendenza, i futures S&P 500 e Nasdaq hanno guadagnato rispettivamente lo 0,4% e lo 0,6%, dopo il calo di venerdì.
I futures EUROSTOXX 50 e FTSE hanno registrato un incremento dello 0,5% e dello 0,6%. I futures sui fondi della Fed sono diminuiti, mentre gli investitori si interrogano se il rapporto misto sui salari di agosto possa indurre la Federal Reserve a un taglio dei tassi di 50 punti base nella riunione della prossima settimana.
Attualmente, i mercati stimano una probabilità del 30% per un taglio significativo, anche se alcuni membri della Fed hanno lasciato aperta la possibilità di un allentamento aggressivo.
Gli investitori si mostrano più inclini a un allentamento, prevedendo 113 punti base di riduzione entro Natale e ulteriori 132 punti per il 2025. I dati sui prezzi al consumo statunitensi di agosto, attesi mercoledì, potrebbero rafforzare l'argomento per un taglio, con l'inflazione prevista in calo al 2,6%.
Martedì, si svolgerà il primo dibattito tra la democratica Kamala Harris e il repubblicano Donald Trump in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre.
I mercati scommettono su un possibile taglio di 25 punti da parte della Banca Centrale Europea giovedì, ma ci sono incertezze riguardo a ulteriori allentamenti a ottobre e dicembre.