Mercati asiatici in calo, dollaro ai massimi

Lunedì, i mercati azionari asiatici hanno registrato un calo, mentre il dollaro ha raggiunto i massimi di 14 mesi 

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Lunedì, i mercati azionari asiatici hanno registrato un calo generalizzato, mentre il dollaro ha raggiunto i massimi di 14 mesi, dopo un report sui salari particolarmente positivo che ha spinto al rialzo i rendimenti obbligazionari, mettendo sotto pressione le valutazioni elevate delle azioni proprio all'inizio della stagione degli utili.

Questo scenario ha aumentato l'attenzione sui dati sui prezzi al consumo statunitensi attesi per mercoledì; un incremento superiore allo 0,2% previsto nel core potrebbe compromettere le possibilità di un allentamento monetario.

A complicare la situazione, i prezzi del petrolio sono saliti ai massimi di quattro mesi, a causa di un calo delle esportazioni di greggio dalla Russia, in seguito all'intensificarsi delle sanzioni americane.

I dati hanno mostrato che a dicembre le esportazioni cinesi hanno registrato una crescita significativa, mentre le importazioni hanno mostrato segnali di ripresa, in un contesto di crescenti rischi commerciali con l'amministrazione statunitense in arrivo.

Le aspettative per i tagli ai tassi della Federal Reserve sono state ridimensionate a soli 27 punti base per il 2025, con previsioni di un abbassamento a circa il 4,0%, rispetto al 3,0% sperato un anno fa.

Almeno cinque funzionari della Fed interverranno questa settimana per commentare i dati sui posti di lavoro, con il presidente della Federal Reserve di New York, John Williams, atteso mercoledì.

L'aumento dei tassi ha portato i rendimenti dei Treasury a 10 anni ai massimi di 14 mesi, influenzando negativamente le aspettative sugli utili aziendali.

I futures S&P 500 e Nasdaq sono scesi rispettivamente dello 0,4% e dello 0,5%, mentre i mercati europei hanno mostrato un leggero calo.

In Giappone, il mercato era chiuso, e l'indice MSCI delle azioni asiatiche ha registrato una flessione dello 0,4%.

In Corea del Sud, le azioni sono scese dell'1,0% a causa di incertezze politiche.

Le blue chip cinesi hanno mostrato un calo dello 0,2%, nonostante un aumento sorprendente delle esportazioni.

La Banca centrale cinese ha intensificato gli sforzi per sostenere lo yuan, mentre i dati sul PIL e sulle vendite al dettaglio cinesi saranno pubblicati venerdì.

L'aumento dei rendimenti ha sostenuto il dollaro, che ha visto l'euro scendere a $1.0210, il livello più basso da novembre 2022. La sterlina ha perso lo 0,5%, raggiungendo un nuovo minimo di 14 mesi.

I prezzi dell'oro si sono mantenuti stabili, mentre i prezzi del petrolio hanno continuato a salire, con il Brent che ha toccato $80.94 al barile.