La carta italiana in calo dopo il rally, incertezze sui tassi
Il mercato italiano del debito pubblico registra una performance negativa dopo il rally della scorsa settimana.
Il mercato italiano del debito pubblico registra una performance negativa dopo il rally della scorsa settimana, mentre gli investitori della zona euro sono preoccupati per l'andamento futuro dei tassi di interesse legato alla situazione economica. Verso le 11:00, il rendimento del Btp decennale si attesta intorno al 4,14%, dopo aver chiuso a 4,11% nella seduta precedente, che rappresenta il minimo degli ultimi tre mesi. Lo spread tra il Btp e il Bund decennale è di circa 175 punti base, rispetto ai 172 punti base di venerdì. Oggi il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, ha sottolineato che il rallentamento dell'inflazione nell'eurozona a novembre, superiore alle aspettative, al 2,4% rispetto al 2,9% di ottobre, rappresenta "una sorpresa positiva", anche se è ancora presto per dichiarare una vittoria. I mercati stanno già prezzando un primo taglio dei tassi da parte della BCE ad aprile e le scommesse su una mossa in questo senso già a marzo stanno aumentando, con una probabilità salita al 75% rispetto al 40% di una settimana fa. Ciò ha portato a una diminuzione dei rendimenti nel blocco, che si avvicinano ai minimi degli ultimi mesi. Inoltre, si sta discutendo della chiusura anticipata del programma di reinvestimento nell'ambito del PEPP, che potrebbe essere affrontata nella riunione della BCE di dicembre. Alcuni analisti sottolineano che il miglioramento degli spread dei titoli periferici, a partire dallo spread tra Btp e Bund decennali, che è tornato saldamente sotto i 200 punti base, potrebbe aprire la strada a un aggiustamento della strategia sui reinvestimenti da parte di Francoforte, senza timori di effetti significativi sul mercato. In questo contesto, gli occhi sono puntati sulla presidente della BCE, Christine Lagarde, che nel pomeriggio parteciperà a una sessione di domande e risposte. Dal punto di vista macroeconomico, l'indice Sentix pubblicato oggi mostra un miglioramento del morale degli investitori nell'eurozona a dicembre, il terzo consecutivo, anche se non è chiaro se si tratti di un'inversione di tendenza effettiva. Per quanto riguarda l'offerta, UniCredit prevede emissioni da parte di Italia, Germania, Spagna e Austria per circa 20 miliardi di euro entro la fine dell'anno, periodo in cui i vari Paesi renderanno note le linee guida per il finanziamento dell'anno prossimo.