L'Unione europea promuove il nucleare e i combustibili sostenibili per la tecnologia green

I governi dell'UE hanno concordato di includere il nucleare e i combustibili sostenibili in un elenco di tecnologie strategiche "net-zero" per garantire la competitività dell'industria europea. 

I governi degli Stati membri dell'UE hanno concordato che il nucleare e i combustibili sostenibili dovrebbero essere inclusi in un elenco di tecnologie strategiche "net-zero" che l'Unione europea dovrebbe promuovere per garantire la competitività dell'industria europea rispetto alla Cina e agli Stati Uniti.

Entro il 2030, l'UE si propone di produrre almeno il 40% dei prodotti necessari per ridurre le emissioni di gas serra, come l'energia solare ed eolica, le pompe di calore e le celle a combustibile. I ministri dei 27 Stati membri dell'UE hanno concordato a Bruxelles di includere l'energia nucleare e i "combustibili alternativi sostenibili" tra le tecnologie strategiche, nonostante le controversie legate all'opposizione di alcuni Stati all'energia nucleare e alla definizione dei combustibili alternativi. Tra i combustibili alternativi potrebbero rientrare gli e-fuels, per i quali la Germania ha ottenuto un'esenzione dalla legge dell'UE che prevede la fine delle vendite di automobili che emettono CO2 a partire dal 2035.

Il Net-Zero Industry Act (Nzia), discusso dai ministri dell'UE, rappresenta il fulcro del progetto dell'Unione europea per diventare leader nella riduzione delle emissioni di gas serra e una base produttiva per la tecnologia pulita. L'atto propone di semplificare il processo di concessione dei permessi, limitando a 18 mesi una procedura che altrimenti richiederebbe molti anni. Le autorità pubbliche che indicono gare d'appalto dovranno assegnare i contratti per le tecnologie a zero emissioni non solo in base al prezzo, ma anche a criteri di sostenibilità e all'obiettivo di garantire che una singola fonte non fornisca più del 65% della domanda del blocco. Per alcuni prodotti, come i pannelli solari, l'offerta cinese supera già questa soglia.

La legge finale, che potrebbe entrare in vigore l'anno prossimo, sarà il risultato dei negoziati tra il governo dell'UE e i rappresentanti del Parlamento europeo. Il Parlamento è favorevole all'aggiunta della tecnologia nucleare e vuole anche includere componenti, materiali e macchinari per la produzione di tecnologie a zero emissioni, oltre a ridurre il processo di rilascio dei permessi a un massimo di 12 mesi.