L'economia dell'eurozona si blocca a giugno

Il settore economico della zona euro ha registrato un rallentamento significativo questo mese. I dati dell'indice Hcob Composite Purchasing Managers' Index (Pmi) di S&P Global hanno mostrato una diminuzione a giugno, raggiungendo il minimo di cinque mesi a 50,3. Questo risultato ha deluso le aspettative del sondaggio Reuters, che aveva previsto un calo più modesto a 52,5. La contrazione è stata causata dall'aggravarsi della flessione del settore manifatturiero e dalla scarsa espansione dell'attività nel settore dei servizi. La domanda complessiva è calata per la prima volta da gennaio, con un indice composito delle nuove imprese sceso a 48,3 da 50,3. Il Pmi relativo al settore dei servizi è sceso a 52,4 da 55,1, anche questo dato inferiore alle previsioni del sondaggio Reuters. L'attività manifatturiera è in calo da luglio e questo mese la flessione si è accentuata con il Pmi relativo alle industrie in calo a 43,6 da 44,8, il più basso dal maggio 2020. Tuttavia, nonostante il rallentamento, le aziende hanno aumentato gli organici. L'indice di occupazione si è attestato a 54,1, anche se inferiore al 54,6 di maggio. I costi di produzione sono diminuiti al ritmo più rapido dalla metà del 2009, nonostante la riduzione dei prezzi delle fabbriche per il secondo mese.