L'oro di Bankitalia appartiene al popolo, Giorgetti scrive a Lagarde

La Banca d'Italia possiede la terza riserva aurea più grande al mondo, con 2.452 tonnellate di oro, valutate circa 300 miliardi di dollari, corrispondenti al 13% del PIL nazionale

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L'Italia comunicherà alla presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, che non ha intenzione di compromettere l'autonomia della banca centrale, sottolineando che le riserve d'oro appartengono al popolo italiano.

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Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, prevede di inviare una lettera a Lagarde per chiarire una proposta legislativa che ha sollevato preoccupazioni da parte della BCE.

La Banca d'Italia possiede la terza riserva aurea più grande al mondo, con 2.452 tonnellate di oro, valutate circa 300 miliardi di dollari, corrispondenti al 13% del PIL nazionale.

La BCE ha già chiesto due volte di rivedere un emendamento alla legge di bilancio che afferma che l'oro appartiene al popolo italiano, nonostante le modifiche apportate dal governo.

L'ultima versione specifica che le riserve auree della Banca d'Italia appartengono al popolo, ma fa riferimento anche alle normative europee per garantire l'indipendenza delle banche centrali.

Giorgetti intende chiarire che l'emendamento non mira a trasferire l'oro o altre riserve al di fuori del bilancio della Banca d'Italia, escludendo così qualsiasi violazione delle regole che impediscono alle banche centrali di finanziare il settore pubblico. Tuttavia, la BCE ha espresso dubbi sulla chiarezza della nuova proposta.

Marco Osnato, deputato di Fratelli d'Italia, ha affermato che non si intende vendere o utilizzare l'oro in modo diverso, ma si tratta di una questione di principio, senza voler creare tensioni internazionali.

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